ROMA – “Sono profondamente amareggiato e sconcertato dall’iniziativa non sollecitata ne concordata presa da mio padre e il cui unico risultato consiste nel creare un’inutile distrazione, della quale certo non si sentiva il bisogno, rispetto al lavoro delle tante persone impegnate quotidianamente a garantire un futuro di successo al Gruppo Gedi, che da anni opera in un settore dei più sfidanti. I miei fratelli ed io, come azionisti di controllo del Gruppo Cofide-Cir, continueremo a dare il nostro pieno supporto al management in questo percorso”. Così Rodolfo De Benedetti commentando l’offerta presentata da Carlo De Benedetti, attraverso la sua controllata Romed, per l’acquisto del 29,99% di Gedi, il gruppo editoriale che include tra gli altri il settimanale “L’Espresso”, i quotidiani “la Repubblica”, “La Stampa” e “Il Secolo XIX”. (adnkronos)
Marco “profondamente amareggiato e sconcertato dall’iniziativa del padre”