TRIESTE – È stato raggiunto, dopo due mesi di trattative, l’accordo sullo stato di crisi del Gazzettino, quotidiano del gruppo Caltagirone.
Lo rendono i Cdr, il Sindacato giornalisti del Veneto e quello del Friuli Venezia Giulia.
Il testo, che verrà trasmesso al Ministero del Lavoro, prevede l’uscita su base volontaria di 27 giornalisti ex articolo 1 e
di un giornalista ex articolo 2 e l’assunzione di 11 giornalisti nel biennio 2 gennaio 2015-2 gennaio 2017. L’intesa è stata approvata dall’assemblea dei giornalisti con due astensioni. Il 20 ottobre è stata perfezionata in sede nazionale e sottoscritta anche da Fnsi e Fieg.
Gli interventi di riorganizzazione prevedono la conversione online della redazione di Bassano del Grappa (Vicenza), l’accorpamento dell’edizione di Udine con quella di Pordenone nell’ottica di una nuova edizione regionale Fvg, un programma di smaltimento delle ferie arretrate e di applicazione della cassa integrazione su 18 mesi, e un piano di investimenti finalizzato al cambiamento del sistema editoriale.
“Un sacrificio necessario – sottolinea il sindacato giornalisti – a fronte di un bilancio d’esercizio gravato da un pesante passivo che i giornalisti, tanto quelli che escono quanto quelli che restano, hanno accettato di sostenere per cercare di dare un futuro alla più grande realtà editoriale con sede in Veneto. Resta la preoccupazione per l’assenza di strategia imprenditoriale della proprietà Caltagirone che finora si è sempre e solo concentrata sul taglio dei costi senza mostrare di impegnarsi per il rilancio del giornale che, va ricordato, è ancora stampato in bianco e nero e proposto in edicola con un formato che il corpo redazionale da anni denuncia essere oltremodo penalizzante e fuori mercato, tale da pregiudicare i margini di un recupero possibile anche nell’attuale contesto di indubbia crisi del settore”.