MESSINA – L’invito a «rivedere subito una decisione affrettata che, proprio in questo momento di grande difficoltà per il Paese, mortifica centinaia di collaboratori che prestano attività in condizioni di forte disagio», viene rivolto alla Gazzetta del Sud dalla Segreteria provinciale dell’Assostampa Messina, guidato da Graziella Lombardo, rispetto al taglio dei compensi.
Dopo l’intervento di Carlo Parisi, segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria e segretario generale aggiunto Fnsi, che – come riferito ieri da Giornalisti Italia – ha denunciato l’inaccettabile taglio unilaterale dei compensi «all’anello più debole della catena che, quotidianamente, garantisce la copertura delle notizie dal territorio, linfa vitale per il giornale», interviene l’Assostampa Messina contestando «una nota, priva di firma, con la semplice dizione “la direzione”», con la quale Gazzetta del Sud ha comunicato «il taglio dei compensi ai collaboratori della testata, in una media, non precisata, che oscillerebbe tra il 10 e il 15%, con la motivazione che l’emergenza sanitaria in corso si sarebbe trasformata in emergenza economica».
«Accertato che non si trattasse di un pesce d’aprile, considerata la data di inizio mese, la comunicazione – denuncia Graziella Lombardo – ha destato tutta la preoccupazione del corpo redazionale e del comitato di redazione che ha chiesto alla direzione un incontro chiarificatore».
La segreteria provinciale di Assostampa Messina, – incalza Lombardo – «non può che rilevare l’incongruenza di questa decisione che mortifica i collaboratori esterni, la fascia più debole e meno garantita del lavoro giornalistico, la cui attività è centrale per la raccolta e la verifica delle notizie sul territorio, pena la credibilità e la qualità dell’informazione ai lettori che si richiama nella stessa nota di Gazzetta del Sud».
«Non è il caso di soffermarsi – osserva il segretario dell’Assostampa Messina – sull’entità dei compensi ai collaboratori da parte dei maggiori giornali locali siciliani, già oggetto di rilievo da parte dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, fenomeno che l’Assostampa regionale ha segnalato alla Procura. Oggi si rileva sempre il taglio orizzontale delle collaborazioni, senza considerare che già molte delle prestazioni sono molto al di sotto delle soglie indicate dalla legge, con sentenza del Consiglio di Stato».
L’Assostampa Messina invita, dunque, la direzione della Gazzetta del Sud a rivedere da subito una decisione che «rischia di umiliare ancor più il lavoro prezioso di decine di giornalisti che in periferia e no, forniscono la materia prima e l’essenza del lettore con il territorio».
«Quella della Gazzetta del Sud – sottolinea Lombardo – è una decisione che stride con gli impegni di rilancio della testata di Messina, proclamati in più direzioni e in più circostanze pubbliche, che acuiscono già le problematiche aperte e irrisolte che stanno emergendo anche al Giornale di Sicilia di Palermo, storica testata passata ora sotto il controllo Ses».
Come il Sindacato Giornalisti della Calabria, l’Associazione della Stampa di Messina è, dunque, a fianco dei giornalisti della Gazzetta del Sud, «pronta a sostenere tutte le battaglie per evitare ulteriori tagli e mortificazioni al lavoro dei giornalisti, attività fondamentale per assolvere al dovere deontologico sulla correttezza dell’informazione cui la categoria è quotidianamente impegnata, tanto nelle redazioni centrali, quanto nelle sue articolazioni territoriali». (giornalistitalia.it)
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