Chiesto il fallimento di Edisud. Ciancio diserta l’assemblea. La beffa: il sito on line vola!

Gazzetta del Mezzogiorno: la Procura intima lo stop

BARI – La Procura della Repubblica di Bari ha chiesto il fallimento della Edisud, la società editrice de La Gazzetta del Mezzogiorno, testata con 133 anni di storia. Con l’istanza depositata in tribunale, il procuratore aggiunto Roberto Rossi ha chiesto, altresì, la concessione dell’esercizio provvisorio. La prima udienza è stata fissata il 9 giugno, mentre il prossimo 25 maggio era fissata l’udienza per prendere atto della rinuncia al concordato in bianco presentato a luglio dalla società su «avallo» del socio di minoranza, l’editore Valter Mainetti.

Mario Ciancio Sanfilippo

A spiegare il drammatico epilogo della vicenda è lo stesso quotidiano di Puglia e Basilicata evidenziando che la decisione è arrivata in concomitanza con l’assemblea dei soci che è andata deserta. «A mancare l’appuntamento strategico, ieri, è stata la famiglia Ciancio Sanfilippo – proprietaria della quasi totalità delle azioni della Spa – alla quale – ricorda il giornale – spettava nominare il nuovo Consiglio di amministrazione. Mossa prevedibile, dopo l’annuncio di volersi disimpegnare dalla gestione del giornale attraverso una procedura di liquidazione, che non si è potuta comunque realizzare».
«La Edisud – ricorda la “Gazzetta” – era finita sotto gestione commissariale il 24 settembre del 2018 dopo un provvedimento della Misure di prevenzione del tribunale di Catania che aveva disposto il sequestro di beni per 150 milioni di euro dell’editore Ciancio indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Nel marzo scorso la decisione della Corte di appello che ha restituito i beni all’editore ritenendo non sussistenza alcun legame con la mafia.
A fine aprile, dopo il rigetto di una istanza della Procura di Catania per il congelamento del dissequestro in attesa del ricorso in Cassazione, la Gazzetta – insieme ad altri beni – è tornata definitivamente nella disponibilità dell’editore.

Valter Mainetti

Nei giorni successivi Ciancio, intervenuto tramite un suo delegato all’assemblea del 4 maggio che avrebbe dovuto nominare il novo organo gestionale, ha contestato la validità della seduta per un vizio di forma rinviando l’appuntamento. Nelle more ha fatto sapere di voler mettere in liquidazione la società».
Beffa delle beffe, l’istanza di fallimento arriva contestualmente alla pubblicazione del report dei dati Audiweb del mese di marzo: il sito on line de La Gazzetta del Mezzogiorno raddoppia il numero di utenti unici giornalieri rispetto a febbraio, che raggiungono quota 308mila 886, con 528mila pagine viste e una media di lettura di 2 minuti e 3 secondi.
«Un ineffabile scherzo del destino», commentano i giornalisti della “Gazzetta” sottolineando amaramente che «i dati Audipress confermano la leadership dell’informazione del giornale in Puglia e Basilicata». (giornalistitalia.it)

 

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