ROMA – A partire da domani la Gazzetta del Mezzogiorno non sarà nuovamente in edicola per uno sciopero di tre giorni proclamato dal Comitato di redazione a causa della “totale assenza di risposte da parte degli amministratori giudiziari della Edisud Spa, nominati dal Tribunale di Catania, sul pagamento delle retribuzioni dei giornalisti, costretti a lavorare senza stipendio ormai da novembre 2018”.
Al fianco dei colleghi in sciopero per protestare “contro una gestione dissennata dell’azienda editoriale” si schierano la Federazione nazionale della Stampa italiana e le Associazioni regionali di Stampa di Puglia e Basilicata.
«Non solo il Tribunale di Catania non sta ottemperando alle prescrizioni di legge in materia di retribuzione dei lavoratori – afferma il sindacato dei giornalisti –, ma gli amministratori giudiziari appaiono totalmente incuranti della qualità del prodotto da mandare in edicola e delle relazioni sindacali con i giornalisti, visto che hanno inspiegabilmente lasciato la gestione dell’azienda nelle mani del direttore generale che l’ha governata in questi anni portandola al disastro economico-finanziario cui dicono di voler rimediare».
Il sindacato dei giornalisti chiede che sia fatta chiarezza sulla situazione del giornale e auspica una svolta dalla riunione convocata presso la Task Force della Regione il prossimo 22 gennaio.
«Oltre ad assicurare la continuità aziendale e la qualità dell’informazione da parte del principale giornale di Puglia e Basilicata – osservano Fnsi e Assostampa – è dovere dei rappresentanti di un organismo dello Stato rispettare i diritti dei giornalisti, il cui senso di responsabilità ha consentito sinora al giornale di essere in edicola nonostante questi diritti siano stati quotidianamente calpestati da chi gestisce l’azienda». (giornalistitalia.it)
Fnsi e Assostampa con i colleghi che protestano “contro una gestione dissennata”