ROMA – Tornare in Rai? Mai dire mai. A meno di un anno dal suo addio a Report, si ritorna a parlare di una nuova esperienza di Milena Gabanelli nel servizio pubblico: “Per ora nessuno mi ha chiesto nulla. Mai dire mai, ma bisogna vedere dove, come e quando”, chiarisce la giornalista a Circo Massimo, su Radio Capital. “La Rai è stata il mio unico luogo di lavoro per più di trent’anni. Non l’ho lasciata con felicità , ma perché sono stata costretta, senza sapere un perché”.
“Un po’ come quando rompi con una relazione amorosa dopo tanti anni, adesso non che abbiamo finito di litigare e tutto torna come prima– scandisce Gabanelli –. Anche perché io non ho litigato nessuno: ho preso atto e ho messo a disposizione la mia esperienza e la mia reputazione da un’altra parte. Fortunatamente non sono a spasso, faccio un lavoro che mi piace per una testata che mi piace, il Corriere della Sera. Ho un impegno che intendo onorare”.
Gabanelli, poi, ricorda il piano sull’immigrazione che ha redatto qualche anno fa: “Avevo elaborato il progetto facendomi aiutare da esperti di settore, per capire cosa serviva, dalle strutture alle persone alle competenze. L’obiettivo era un’accoglienza vera, per identificare gli immigrati, registrarne le competenze, insegnargli regole e lingua. Tutto diverso dal puttanaio che c’è oggi. Ho parlato con diversi sindaci, a queste condizioni nessuno ha detto no. Ho portato il progetto al commissario europeo Avramopoulos e lui mi ha risposto: «se il vostro Governo fa sua questa proposta e la porta nelle sedi competenti, la valuteremo. I soldi per quest’iniziativa ci sono»”.
Al Governo, adesso, c’è anche Salvini, e l’ex conduttrice di Report rivela: “Ne avevo parlato anche con lui, lo ha definito un progetto di assoluto buonsenso. Poi, però, attacca il microfono e dice di volerli riportare indietro. Nella lunga chiacchierata che abbiamo avuto, ha riconosciuto che questa sarebbe una strada giusta”, spiega: “C’è differenza fra la propaganda e forse quello che in realtà pensa, perché mi immagino che conosca i limiti pratici dell’attuazione della propaganda”.
Il nuovo ministro dell’Interno chiede il taglio dei cinque miliardi stanziati per l’immigrazione, per Gabanelli invece “bisogna andare a Bruxelles a farsi dare quei cinque miliardi per mettere in piedi un sistema che consenta una gestione dell’immigrazione civile, regolata, in un sistema di lunga prospettiva, con persone preparate. E farla finita con l’affidamento dall’accoglienza a coooperative chiavi in mano”.
La giornalista crede poi che “bisognerebbe reintrodurre le quote, in modo da reinserire i migranti”, e definisce il reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, “brutto come termine, ma assolutamente sensato”. Ma un Governo gialloverde è destinato ad andare in rotta di collisione con l’Europa? “Domanda da sfera di cristallo”, risponde Gabanelli, “Credo che a fronte di progetti concreti ci siano margini di discussione nell’interesse di tutti. Ci sono delle contingenze, delle necessità , e bisogna accordarci su questo”. (adnkronos)