SANREMO (Imperia) – Alla fuga di notizie sui compensi pagati ad alcuni dei suoi personaggi di punta per l’intrattenimento, la Rai risponde con l’annuncio di un esposto alla Procura della Repubblica di Roma “affinché possano essere con urgenza accertate le responsabilità nella diffusione e nella pubblicazione di documenti. Azioni – denuncia la Rai – che procurano un danno significativo all’azienda chiamata ad operare in un mercato concorrenziale, dando un’immediata posizione di vantaggio agli altri operatori del mercato”. Per questa ragione, Rai “si impegna a tutelare in ogni sede e con ogni mezzo il proprio patrimonio aziendale e la propria reputazione”.
L’azienda di viale Mazzini parla chiaramente di “documenti riservati contenenti informazioni sensibili sulla gestione aziendale, ad uso interno e del Cda” che sono stati diffusi da un quotidiano. Secondo viale Mazzini, l’aver fatto filtrare quelle notizie sui compensi equivale ad “azioni che procurano un danno significativo all’azienda chiamata ad operare in un mercato concorrenziale, dando un’immediata posizione di vantaggio agli altri operatori del mercato”, in quanto sanno quanto percepisce questo o quell’altro personaggio televisivo. Per questa ragione, “Rai si impegna a tutelare in ogni sede e con ogni mezzo il proprio patrimonio aziendale e la propria reputazione”.
Secondo quanto riportato dopo la fuga di notizie, ad esempio, quello di Antonella Clerici è in assoluto il contratto più ricco: ha rinnovato fino al 31 agosto 2018 per un compenso lordo di 3 milioni di euro. Poco meno di un milione e mezzo il compenso per Flavio Insinna (contratto in scadenza a fine luglio prossimo); il triennale di Lucia Annunziata, da settembre scorso fino al settembre 2019, vale 1 milione 380mila euro lordi.
Per Piero Angela, il contratto dal 1 settembre 2013 a fine agosto 2016 e allungato al prossimo 31 agosto vale 1,8 milioni, compresa – dice il documento diffuso oggi da La Stampa – la partecipazione alla realizzazione di collane di dvd di carattere scientifico e storico”.
Per Michele Santoro 2,7 milioni, importo versato alla sua società di produzione Zerostudios spa, prevedendo la realizzazione per Rai2 di tre diversi programmi, e in più ci sarebbe una scrittura privata con cui Santoro “si impegna a rinunciare agli atti e all’azione relativi al giudizio promosso nei confronti della Rai”, e si chiuderebbbe così un vecchio contenzioso.
Nell’elenco c’è anche Bruno Vespa che per ogni “Porta a Porta” in più rispetto al contratto base, nel periodo settembre 2014-aprile 2016 ha percepito 89mila euro, mentre il minimo garantito complessivo era di 1,8 milioni. E altri 239mila euro gli sono stati riconosciuti lo scorso ottobre a fronte di 419mila euro maturati in più per il periodo aprile-agosto 2016.
Nell’elenco anche Michele Guardì, autore e regista per programmi di Rai1 e Rai2: un anno di prestazioni extra a partire da agosto 2015 ha fruttato – riporta La Stampa – 586mila euro. Per Fabrizio Frizzi 181mila euro in più per prestazioni non previste nel contratto base nei primi cinque mesi del 2015; 313mila per extra per Massimo Giletti, che ha un minimo garantito di mezzo milione di euro lordi l’anno. Quanto a Carlo Conti, 130mila euro per ogni serata di questo Festival di Sanremo. (agi)