ZURIGO (Svizzera) – La Commissione di Vigilanza della Rai – vista l’impossibilità del Parlamento di approvare in tempi brevi una nuova legge sulla Rai come avrebbe voluto il Governo Renzi – ha eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione dell’azienda in base alla vecchia legge Gasparri. L’elezione dei sette consiglieri è avvenuta (come poteva essere diversamente?) tenendo conto dell’ormai tradizionale “manuale Cencelli”, ovvero proporzionalmente in base alle varie forze politiche presenti nella Commissione di Vigilanza. Tuttavia gli eletti sono sicuramente persone di prestigio e di comprovata professionalità.
Tra questi noto con soddisfazione che in quota Pd è stato eletto Franco Siddi, già segretario nazionale della Fnsi, cioè il sindacato dei giornalisti italiani, e presidente della I Commissione Informazione del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (Cgie), con il quale ho lavorato nel corso della legislazione appena terminata.
In questi anni ho potuto apprezzarlo per la serietà e competenza ma, soprattutto, per la passione con la quale difendeva il diritto degli italiani all’estero di poter avere non solo una informazione puntuale dall’Italia ma anche che gli italiani in patria potessero avere una informazione sull’Altra Italia della diaspora composta da cinque milioni di cittadini e da circa ottanta milioni di origine italiana.
Con Franco Siddi – al quale faccio le mie felicitazioni per l’importante incarico – gli italiani all’estero avranno sicuramente nel Cda della Rai un grande conoscitore dei loro problemi ed un grande amico!
Dino Nardi
Già consigliere CGIE e membro del Comitato di Presidenza