ROMA – Emozionato, “sorpreso”, perché dice di averlo saputo solo poco prima del voto, Franco Siddi confessa all’Ansa di aver appreso la notizia al supermercato, in Sardegna, mentre faceva la spesa con la moglie. Nel Cda della Rai è stato votato dal Pd, ma anche dal centro, ed ha ottenuto cinque voti. Un successo personale e politico, per l’uomo che ha ricoperto sia l’incarico di presidente (per due mandati) che quello di segretario (per tre mandati) della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
“Mi fa piacere, sono stato votato dal Parlamento, e questo è sempre un onore”, dice Siddi, ricordando di essersi “speso in tutta la mia vita di impegno sociale, per promuovere e riqualificare il valore della Rai, per il suo rinnovamento, e la valorizzazione delle professionalità, soprattutto quelle interne”.
“Ho chiesto più volte – ricorda l’ex segretario generale della Fnsi – che la Rai diventasse una vera azienda, perchè è la principale azienda culturale italiana. Ora ci aspettiamo la riforma generale, il percorso è avviato. Mentre parlamento e governo completano il loro lavoro, ci deve essere – è il nostro compito – una transizione comunque fortemente proiettata sul rinnovamento”.
“Che fare? Ecco, prima di tutto la Rai deve riacquistare la la credibilità, la sua capacità di promuovere libertà e diritti nel nome del pluralismo, rappresentando tutte le voci del Paese”, aggiunge Siddi.
“Personalmente vengo da una lunga esperienza sociale ed ho grande rispetto per le istituzioni, mi piace ripeterlo, perchè il fatto che hanno pensato di trovare sul mio nome una convergenza significativa lo trovo gratificante. Sono grato a chi ha avuto fiducia in me, tutti conoscono il percorso e le testimonianze che ho dato per i giornalisti e per la libertà d’informazione in Italia ma anche in Europa”.
Come vede Siddi la Rai del futuro? “Credo – afferma Franco Siddi – che si debba aprire una fase in cui considerando le risorse a disposizione, che non sono quelle di una volta, ottenere il meglio di professionalità”.
L’ex segretario Fnsi in Cda: “Una fase nuova per ottenere il meglio di professionalità”