ROMA – «Level playing field e neutralità tecnologica, i valori che devono ispirare la revisione di sistema». Lo ha dichiarato Franco Siddi, presidente di Confindustria Radio Televisioni nel corso dell’audizione al Senato, in Commissione VIII Lavori pubblici, in merito alle comunicazioni sul recepimento della direttiva Smav e la revisione del Tusmar.
«La bozza di decreto in esame del Parlamento, attraverso il riordino del Tusmar, determinerà – ha spiegato Siddi – l’aggiornamento dell’intero sistema di norme e produrrà un impatto molto significativo nell’intero ecosistema digitale, in un contesto che è andato ben oltre i confini del settore radiotelevisivo. È un’occasione attesa da tempo per creare un quadro normativo e regolamentare equo, che garantisca parità di trattamento tra gli editori televisivi e gli Ott, in un contesto di mercato tecnologicamente neutro».
A giudizio del presidente di Confindustria Radio Tv «le modalità e le tempistiche di implementazione della direttiva Avms nell’ordinamento nazionale non sono state tali da garantire un confronto collaborativo organico e strutturato tra le istituzioni e le imprese che da sempre operano nel settore radiotelevisivo con professionalità e responsabilità».
«Si auspica – ha sottolineato Siddi – che in questa sede siano prese in considerazioni alcune osservazioni che nascono dall’esperienza maturata dalle radio e televisioni italiane, e che sono riportate in un documento che si lascia agli atti. È finalmente giunta l’occasione per aggiornare il sistema normativo e regolamentare attraverso il recepimento della Direttiva sui servizi media audiovisivi (Avms) che va ad incidere sul testo unico della radiotelevisione (Tusmar) emanato con il decreto legislativo 31 luglio 2005, n.177».
Come più volte segnalato da Confindustria Radio TV in tutte le sedi istituzionali «il Tusmar, seppur aggiornato nel corso degli anni, conserva una impostazione e una struttura di base “analogiche” ed è necessario un nuovo approccio su diversi temi».
Le proposte di coordinamento di Confindustria Radio TV sono raccolte in un documento contenente le osservazioni associative alle tematiche in consultazione accompagnate, punto per punto, con argomentazioni e motivazioni di dettaglio. Proposte, elaborate in un’ottica di sistema, che riguardano diversi aspetti cruciali quali: definizioni, tutela del pluralismo, del diritto d’autore, dei minori; disciplina in tema di operatori di rete in tecnica digitale terrestre e uso efficiente delle risorse frequenziali; piattaforme di condivisione di video, sanzioni amministrative, interruzioni pubblicitarie, sponsorizzazioni, quote di programmazione e investimento in opere europee, problematiche afferenti il quadro frequenziale analogico e digitale della radiofonia. (giornalistitalia.it)
Audizione al Senato sul recepimento della direttiva Smav e la revisione del Tusmar