PALERMO – L’Ordine dei giornalisti di Sicilia ha archiviato il procedimento disciplinare a carico del giornalista Francesco Viviano, che era stato condannato per un articolo del 2010 sull’inchiesta della Procura di Trani sul “caso Rai-Agcom” pubblicato da Repubblica.
Per i giudici Viviano avrebbe sottratto dei documenti dagli uffici giudiziari di Trani. Anche se il cronista di Repubblica, oggi in pensione, ha sempre negato.
L’Ordine scrive nell’archiviazione “Viviano ha esercitato il diritto/dovere di cronaca nell’esclusivo interesse collettivo e senza danneggiare o diffamare persone”.
«Sono contento, mi sono stati restituiti l’onore e la dignità che merito. Non è una vittoria mia, ma di tutta la categoria. È stato affermato un principio importante».
Così il giornalista di Repubblica Francesco Viviano, commenta all’Adnkronos la decisione dell’Ordine dei giornalisti della Sicilia di archiviare il procedimento disciplinare a suo carico per un articolo scritto nel 2010 sull’inchiesta della Procura di Trani sul cosiddetto caso Rai–Agcom, nella quale era indagato l’ex premier Silvio Berlusconi.
Viviano, che oggi continua a collaborare con il quotidiano romano, ad aprile scorso è stato condannato in Cassazione a un anno, con sospensione della pena. L’accusa è quella di avere sottratto documenti agli uffici giudiziari.
Contro la sentenza della Cassazione, ricorda Viviano, «ho fatto ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Non so quali saranno i tempi ma sono ottimista: ho solo fatto uno scoop, non l’ho fatto per me ma per il mio giornale e per i cittadini», conclude. (adnkronos)
Archiviato il procedimento disciplinare per il giornalista condannato sul caso Rai-Agcom