GENOVA – Fotografare da un luogo pubblico, lungo la pubblica via e da circa 500 metri di distanza, Silvia Toffanin, personaggio indubbiamente pubblico, nonché compagna di Pier Silvio Berlusconi (altrettanto pubblico), durante la festa di compleanno del figlio celebrata sulla spiaggia nei pressi di Portofino, è reato, secondo la procura della Repubblica di Genova e i carabinieri di Santa Margherita Ligure.
A quattro fotogiornalisti, l’altro pomeriggio, sono state contestate le molestie consistite nello scattare fotografie.
Raggiunti da una pattuglia di carabinieri mentre sul piazzale stavano riprendendo la cerimonia con foto richieste da agenzie, quotidiani e periodici (l’evento era preannunciato), sono stati invitati a comparire in caserma per il verbale e la contestazione generica del reato. Così aveva indicato ai militari la magistratura.
Nessun diritto di cronaca, nessun esercizio, in piena legittimità, della professione: secondo il pm quelle fotografie sono state probabilmente scattate, come il reato di molestie configura, semplicemente per petulanza o biasimevole motivo.
Quanto accaduto è sconcertante, lascia senza parole, rappresentandosi in tutta la sua gravità. Mette in luce quanto la professione del giornalista, del cronista, che esercita con scrupolo e correttezza il proprio diritto/dovere di cronaca, sia ancora oggi considerata del tutto marginale, nonostante i diritti “sacrosanti” riconosciuti dalla nostra Costituzione, dai Codici di legge e dalle norme sulla privacy.
Il Gruppo Cronisti Liguri – Alfredo Provenzali e l’Associazione Ligure dei Giornalisti, oltre ad esprimere la piena solidarietà nei confronti dei fotogiornalisti sotto accusa, si rende pienamente disponibile a sostenere i colleghi nella loro difesa.
Il presidente del Gruppo Cronisti Liguri “Alfredo Provenzali” Natalino Famà
Il segretario dell’Associazione Ligure dei Giornalisti Alessandra Costante