ROMA – “Accolgo l’appello lanciato dalla presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, Paola Spadari, sulla formazione obbligatoria, insieme ad altri colleghi giornalisti presenteremo un ricorso al Tar, visto che finora dubbi, osservazioni e critiche all’applicazione burocratica della norma non sono bastati per cambiare le cose”. Lo dichiara Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico e segretario della Commissione di Vigilanza della Rai, giornalista professionista iscritto all’Ordine del Lazio dall’11 settembre 1998.
“Condivido pienamente – spiega Anzaldi – l’invito dell’Odg Lazio a cambiare le norme sulla formazione obbligatoria per gli ordini professionali, applicate in maniera ottusa e senza la dovuta flessibilità anche ai giornalisti. Mentre gli altri ordini hanno previsto applicazioni che tengono conto anche di fattori come l’anzianità, per i giornalisti non è stata valutata nessuna modifica, divenuta necessaria dopo il caos che si è creato soprattutto nelle ultime settimane dello scorso anno. Credo che a questo punto l’unica strada sia quella di ricorrere al Tribunale amministrativo”.
Anzaldi ricorda che, “proprio nei giorni scorsi, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale un regolamento approvato dall’Ordine nazionale dei giornalisti, che non tiene in alcun conto le criticità emerse nei mesi passati. Sono impegnato, inoltre, a far sì che il gruppo Pd alla Camera dei deputati valuti la presentazione di una interrogazione al question time, per avere la certezza di una risposta dal governo”.
Il deputato-giornalista Michele Anzaldi (Pd) al fianco dell’Odg del Lazio