ROMA – “Sulla formazione obbligatoria per i giornalisti, imposta dal cattivo recepimento della direttiva Ue sugli ordini professionali, il ministro Orlando chiarisca quali sono le sanzioni previste per il mancato ottemperamento dell’obbligo, poiché secondo quanto ha scritto Sergio Rizzo sul Corriere della Sera, non smentito, l’unico provvedimento disciplinare sarebbe la possibilità di non ricevere incarichi deliberati dal Consiglio nazionale dell’Odg”.
Sul caos formazione obbligatoria e crediti formativi, interviene nuovamente il deputato Michele Anzaldi (Pd) annunciando un’interrogazione parlamentare urgente al ministro della Giustizia, Andrea Orlando.
“Proprio in questi giorni – ricorda Anzaldi – migliaia di giornalisti stanno sacrificando ore della propria attività professionale per poter adempiere all’obbligo di acquisire i crediti formativi previsti entro la fine dell’anno. Si è parlato anche di un credit-day, per poter allineare entro fine dicembre chi non fosse in pari con i crediti necessari. E’ opportuno che il ministro faccia finalmente chiarezza, per capire se l’obbligo dell’attività formativa, che rischia di penalizzare in particolare precari e freelance, non sia stato applicato ai cronisti con un procedimento viziato da semplice distorsione burocratica”.
Il deputato Michele Anzaldi chiede al ministro Orlando di fare chiarezza
Giusto che ci sia un chiarimento. Poi occorre rendere più facile la partecipazione o iscrizione ai corsi, semplificando ed aggiornando la piattaforma Sigef, in atto (secondo me), alquanto complicata.