ROMA – «Il dibattito che si è aperto oggi alla Camera sulla tutela del pluralismo dell’informazione è un presidio fondamentale per la sopravvivenza delle libertà democratiche e costituzionali. Dalle scelte del Parlamento e del Governo dipenderà il futuro degli italiani come cittadini consapevoli e liberi oppure come meri consumatori in balia di piattaforme e algoritmi».
Lo evidenzia Massimiliano Capitanio, segretario della Commissione di Vigilanza Rai e capogruppo della Lega nella bicamerale, in riferimento alla discussione generale avviata oggi sulla mozione a prima firma Giorgia Meloni che, a fronte del trend di crescita degli Over The Top, punta ad impegnare il Governo «ad adottare con urgenza iniziative legislative, in una prima fase anche di carattere transitorio, per evitare un vuoto normativo su un principio cardine della democrazia che è quello del pluralismo delle fonti di informazione costituzionalmente garantito».
«Non si tratta di fare la guerra agli Ott, ma di stabilire delle regole di sovranità nazionale e di tutela della libertà di opinione e di scelta, anche nei consumi.
La Lega – spiega Capitanio – ha dato il proprio contributo alla mozione di maggioranza chiedendo un sostegno vero al comparto dell’editoria nel suo complesso (stampa cartacea, tv, radio, giornali online), piena attuazione dell’educazione alla cittadinanza digitale nelle scuole, formazione per gli operatori del servizio radiotelevisivo pubblico, maggior coinvolgimento degli editori e dell’Ordine dei giornalisti. Si proceda, dunque, con questi indirizzi, al riordino del testo unico dei servizi di media, audiovisivi e radiofonici».
Oltre alla mozione a prima firma della leader di Fratelli d’Italia (unico gruppo e partito all’opposizione del Governo), c’è infatti un’altra mozione della maggioranza. Ed è quest’ultima quella cui Capitanio fa riferimento. (adnkronos)