CAMPOBASSO – La modifica alla legge sul sostegno all’editoria proposta dalla Giunta regionale del Molise e approvata martedì scorso dal Consiglio non può essere riconducibile alla chiusura de “Il Quotidiano del Molise”, che non sarà più in edicola dal primo ottobre prossimo. È il parere di Giuseppe Di Pietro, presidente di Assostampa Molise, il quale, interpellato dall’Ansa, interviene sulle polemiche sollevate negli ultimi giorni sulle colonne del quotidiano.
Di Pietro ricorda che “la battaglia sul contributo pubblico all’editoria è partita anni fa grazie al sindacato dei giornalisti”; poi, precisando che non si tratta di un “fatto consequenziale alle polemiche”, annuncia “la prossima settimana chiederemo, con un esposto alla Guardia di Finanza, un accertamento sulla destinazione dei fondi pubblici all’editoria e su come sono stati spesi dalle aziende”.
“Ci sono state aziende che hanno chiesto di essere ammesse al beneficio, non so se poi accordato o meno – spiega – senza rendicontare alcun assunto. Chiederemo di verificare gli stati patrimoniali degli editori e come hanno acquisito negli anni il loro patrimonio. Tutto ciò – osserva Di Pietro – a tutela del bene pubblico e soprattutto dei giornalisti e su questo terreno andremo avanti anche con l’Inpgi. Un giornale che chiude – termina – rappresenta un fallimento per tutti, e ci dispiace, però bisogna vedere quali sono le vere cause”. (ansa)
Il Consiglio direttivo dell’Associazione della Stampa del Molise terrà una conferenza stampa, lunedì 1 Ottobre, alle ore 15.30, nella sede di Campobasso, in contrada Colle delle Api, con all’ordine del giorno: Situazione dell’editoria regionale e Iniziative del sindacato dei giornalisti.
Di Pietro chiede di accertare la destinazione “a tutela di bene pubblico e giornalisti”