ROMA – È trascorso appena un mese dalla conclusione del XXVII Congresso della Fnsi ed è già polemica pubblica, senza esclusione di colpi, all’interno della maggioranza. A sollevarla il direttivo del Sindacato Giornalisti Abruzzesi e i delegati al Congresso di Chianciano che da un lato esprimono soddisfazione per l’elezione di tre rappresentanti della regione nel Consiglio nazionale Fnsi (i professionali Ezio Cerasi e Marco Patricelli ed il collaboratore Giacomo Cavuta), dall’altro esprimono “stupore e sconcerto per le modalità e le logiche che hanno portato la collega Patrizia Pennella – che non si era candidata alle elezioni per la scelta dei delegati – a partecipare come ospite al Congresso nazionale di Chianciano della delegazione del Veneto ed a farsi inserire nel listone nazionale su proposta dall’Associazione Stampa della Liguria. È stata così eletta nel Consiglio nazionale Fnsi – scrive il Sindacato Giornalisti Abruzzesi in una nota ufficiale – a totale insaputa dei rappresentanti del Sindacato abruzzese dei giornalisti”.
Il Sindacato Giornalisti Abruzzesi ritiene “grave ed inaccettabile quanto accaduto” denunciando che “sono stati palesemente calpestati e traditi sia il vincolo di rappresentanza, che si fonda sulla leale e trasparente partecipazione alla competizione elettorale, sia il rapporto fiduciario e di correttezza nei confronti dell’intera categoria ed in particolare di tutti quei colleghi che hanno espresso con il voto le loro preferenze, scegliendo e legittimando democraticamente i propri rappresentanti al Congresso nazionale”.
Il Sindacato Giornalisti Abruzzesi “si riserva inoltre di chiedere un chiarimento formale e sostanziale alle Associazioni Stampa del Veneto e della Liguria e ai vertici della Fnsi e dà mandato alla Segreteria di agire, secondo le regole statutarie, a tutela dei principi fondamentali della rappresentanza sindacale”.
Immediata la risposta della portavoce del “Coordinamento delle Ars per un sindacato di servizio”, Alessandra Costante: “Voglio limitarmi a ricordare ai colleghi del Sga il contenuto dello Statuto della Fnsi che, come tutti gli altri, lega anche loro al patto federativo. L’articolo 16 dello Statuto dice che fanno parte del Consiglio Nazionale i giornalisti che hanno la rappresentanza delle Ars, coloro che sono stati eletti in delegazione e, infine, 30 consiglieri eletti al congresso dai delegati. E questo a prescindere dalla loro appartenenza associativa: gli esempi anche nell’ultimo congresso sono stati numerosi, basta sollevare lo sguardo oltre i propri confini”.
Alessandra Costante ricorda che “in secondo luogo, per pacifica e costante interpretazione statutaria, possono essere eletti al Consiglio Nazionale colleghi che siano iscritti al sindacato, ma che non siano stati delegati. Quando lo Statuto ha voluto vincolare l’elezione alla condizione di delegato lo ha fatto, come nel caso del Segretario Generale”.
“La lista «Lavoro, democrazia, trasparenza e inclusione» – conclude la Costante – ha ritenuto Patrizia Pennella una risorsa per la Fnsi e l’ha candidata nel rispetto delle norme statutarie. E oltre al rispetto per lo Statuto, mi sento di invitare i colleghi del Sindacato Giornalisti Abruzzesi, anche al rispetto per la persona della collega Patrizia Pennella, ingiustamente messa sotto processo, e alla quale va tutta la nostra solidarietà”.
Per la cronaca, Alessandra Costante, portavoce del “Coordinamento delle Ars per un sindacato di servizio” guidato dal segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, è segretario dell’Associazione Ligure Giornalisti e componente della Giunta Esecutiva Fnsi. Della stessa coalizione che ha eletto Lorusso e sostiene l’attuale Segreteria della Fnsi fa parte l’abruzzese Ezio Cerasi, eletto in Giunta con la lista “Informazione, Futuro e dignità” assieme a Guido Besana e Paolo Butturini.
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