ROMA – «Questo è un governo di responsabilità garante della stabilità delle nostre istituzioni», che nasce «nel quadro della maggioranza precedente. Per qualcuno è un limite. Io rivendico il grande lavoro fatto negli anni alle spalle. Ne sono orgoglioso e fa onore a questa maggioranza». Sono le parole con cui il neopremier, Paolo Gentiloni, ha dato ufficialmente il “la” al nuovo Governo durante il suo discorso alla Camera. Dove oggi, alle 18.45, ci sarà la votazione di fiducia sulle dichiarazioni programmatiche.
«La Federazione Nazionale della Stampa Italiana augura buon lavoro al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e al nuovo governo. L’auspicio è che l’esecutivo possa affrontare e chiudere in fretta le pratiche più urgenti che riguardano il comparto dell’editoria». Lo affermano Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi.
«Pur nella consapevolezza dei numerosi dossier che il governo dovrà esaminare – proseguono – riteniamo che sia necessario emanare con urgenza i decreti e i regolamenti attuativi della legge di riforma dell’editoria, rinnovare la concessione del servizio pubblico radiotelevisivo, che scade alla fine di gennaio 2017, e approvare le leggi di riforma del reato di diffamazione, abolendo il carcere per i giornalisti, e sulle querele temerarie. Ci auguriamo che il governo riprenda questi temi non più rinviabili, sui quali riconfermiamo la disponibilità al confronto del sindacato dei giornalisti».
Oltre che al collega Gentiloni, giornalista professionista, Carlo Parisi, segretario generale aggiunto della Federazione nazionale della stampa italiana, estende «l’augurio di un proficuo lavoro a Marco Minniti, neoministro dell’Interno, da sempre attento ai problemi e alle difficoltà che i giornalisti si trovano ad affrontare, soprattutto in Calabria, per entrambi terra di origine, come nel resto del Paese, e non caso tra i protagonisti della Giornata mondiale della libertà di stampa organizzata dalla Fnsi e dal Sindacato Giornalisti della Calabria il 3 maggio scorso a Reggio Calabria».
«A Minniti – incalza Parisi – rivolgo un accorato appello: che la sua presenza in seno al nuovo Governo in chiave ancor più incisiva sia determinante per approdare quanto prima alle leggi sull’editoria, sulla diffamazione e sulle querele temerarie. E, ancora, confidiamo nel suo impegno attivo affinché si faccia chiarezza e luce sui tanti, troppi, episodi di intimidazione, di qualunque tipo, a quanti ogni giorno lavorano per garantire ai cittadini il diritto all’informazione». (giornalistitalia.it)
L’appello di Lorusso e Giulietti al neopremier. Parisi: “Minniti è una garanzia”