TRIESTE – Il ruolo degli uffici stampa nella Pubblica Amministrazione e la necessità di una riforma della Legge 150/2000, che regolamenta l’informazione e la comunicazione nella Pa, sono delle necessità che Figec Cisal ha da tempo evidenziato. E proprio in questo delicato momento Figec Cisal intende porre la tutela delle giornaliste e dei giornalisti pubblici al tavolo contrattuale dove è titolata a svolgere un ruolo attivo.
«I giornalisti della pubblica amministrazione – afferma Andrea Bulgarelli della Giunta esecutiva di Figec Cisal – rivestono un ruolo peculiare, che li caratterizza proprio per la rilevanza che l’informazione ha sia in via diretta che indiretta nei confronti dei cittadini, affiancandosi al ruolo dei comunicatori, come peraltro già previsto in una legge 150/2000 che ha la necessità di essere aggiornata ai tempi. Le leggi sull’informazione e la 150/2000 costituiscono la base per l’dentificazione di una professione profondamente mutata e devono divenire anche le basi su cui fondare una contrattazione efficace e certa che non possa essere condizionata da sentenze successive».
«Purtroppo – afferma Fabio Carini, direttore dell’Agenzia di stampa del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e iscritto alla Figec – riflessioni tardive sulla tutela normativa e retributiva del giornalista che operava con il contratto di categoria fino alla sentenza della Corte Costituzionale giungono nel classico momento in cui i buoi sono già scappati dal recinto, ovvero quando troppe amministrazioni pubbliche hanno di fatto costretto i loro operatori dell’informazione ad accettare senza possibilità di dialogo i cambiamenti radicali che rischiano di minare la terzietà dell’informazione istituzionale.
In Friuli Venezia Giulia, dove anche Figec Cisal sarà ammessa alla contrattazione dei giornalisti, si è scelto di valutare la situazione con ampia disponibilità a identificare la soluzione migliore, ponendo in ogni caso davanti a tutto la salvaguardia delle professionalità acquisite».
«A questo proposito Figec Cisal – afferma Bulgarelli – a livello nazionale e regionale si propone di contribuire al raggiungimento in tempi accettabili di una soluzione ponte, che tenga in considerazione degli istituti che hanno nel tempo valorizzato e garantito l’informazione pubblica, puntando ad avviare una trattativa centrata su obiettivi concreti che potranno e dovranno essere la base del futuro dei colleghi attualmente impegnati nella Pa e di quelli che arriveranno». (figec.it)