Grave intimidazione alla giornalista scomoda candidata a sindaco di Cassino

Figec Cisal al fianco di Paola Polidoro

Paola Enrica Polidoro e la sua Apecar elettorale danneggiata a martellate

CASSINO (Frosinone) – Una giornalista scomoda che “osa”, con coraggio e senza compromessi di sorta,  scrivere sempre la verità, da sindaco potrebbe costituire “un grosso problema” perché pone al primo posto del suo programma «la partecipazione attiva dei cittadini» nell’amministrazione della città «riportando la politica a una concezione fondata sul dialogo, l’ascolto e la condivisione delle scelte». Pertanto bisogna fermarla. È grave, molto grave, “il motivo” che ha spinto i “soliti ignoti” a vandalizzare l’Apecar elettorale della giornalista Paola Enrica Polidoro, candidata sindaco di Cassino che si batte «per migliorare la qualità della vita dei cittadini e costruire insieme a loro un luogo che abbia tra le priorità il verde, la giustizia sociale, l’equità, il sostegno di tutte le fasce sociali, la promozione del territorio, l’ottimizzazione delle risorse economiche ed energetiche, la garanzia dei servizi quotidiani in ogni declinazione».
Un’Apecar che rappresenta la semplicità con la quale Paola intende la politica: senza fronzoli, ma finalizzata esclusivamente al bene comune. Voglia di normalità che dà fastidio a chi, nella notte, ha distrutto i vetri e la portiera della candidata appoggiata dalle liste “Jammi Cassino” e “La Libellula”.

Paola Enrica Polidoro

«Dopo la denuncia ai carabinieri, rimetteremo il vetro, sistemeremo la portiera e riprenderemo il volo più convinti che mai. Questi atti intimidatori possono solo rinvigorire la nostra forza. Jammi, Cassino!» tira dritta per la sua strada Paola Enrica Polidoro che sabato e domenica prossimi si sottoporrà al giudizio delle urne che interessano circa 35mila elettori.
Piena solidarietà alla collega Paola Enrica Polidoro viene espressa dal segretario generale della Figec Cisal, Carlo Parisi, dal presidente Lorenzo Del Boca e dal coordinatore del Lazio del nuovo sindacato dei giornalisti, Pierluigi Roesler Franz. «È chiaro che il vile e vergognoso episodio – sottolinea la Figec Cisal – rappresenti il tentativo di intimidire una donna libera che non ha mai rinunciato a vivere e lottare per una società equa e giusta, libera e pluralista». (giornalistitalia.it)

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