Grazie a chi crede in un sindacato “per” e non “contro” che non lascia indietro nessuno

Figec Cisal: 2 anni di pluralismo, libertà e dignità

Carlo Parisi, segretario generale della Figec Cisal (Foto Giornalisti Italia)

ROMA – La Figec Cisal celebra oggi il suo secondo compleanno. Non è un giorno di festa per i tanti, troppi, giornalisti e operatori dell’informazione e della comunicazione che un lavoro non ce l’hanno, rischiano di perderlo o sono costretti a lavorare in condizioni di precarietà o inaccettabile sfruttamento. Lo è, invece, per i sempre più numerosi colleghi che, indipendentemente dal contratto di lavoro o di collaborazione applicato dalla loro azienda o ente pubblico o privato, giorno dopo giorno, in ogni provincia del nostro Paese, aderiscono alla Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione trovando porte aperte al pluralismo e alla libertà di opinione e di espressione e risposte concrete ai tanti problemi che investono un settore che, soprattutto negli ultimi anni, ha registrato un radicale cambiamento. E lo è ancora di più per i circa duemila giornalisti che possono finalmente beneficiare del contratto collettivo nazionale di lavoro Figec Cisal – Uspi che, dal 1° gennaio 2023, garantisce sostenibilità alle aziende e dignità ai lavoratori grazie a diritti e tutele, molti dei quali mai riconosciuti prima da alcun contratto nazionale di lavoro giornalistico.

Da sinistra: Gaia Marnetto, Sabrina Talarico, Pierluigi Roesler Franz, Giuseppe Mazzarino, Francesco Saverio Vetere, Carlo Parisi, Francesco Cavallaro, Enzo Caratelli, Antonio Delfino, Fabrizio Barbato, Irene Vitale e Raffaella Salamina in occasione della sottoscrizione del contratto collettivo nazionale di lavoro Figec Cisal – Uspi (Foto Giornalisti Italia)

Un contratto moderno, già leader nelle principali testate dell’informazione online, che ha assorbito, migliorandolo, il Protocollo Uspi-Cisal del 15 ottobre 2020, che ha guardato soprattutto alle nuove figure professionali legate al mondo del web.

Figec Cisal e Uspi al tavolo per la sottoscrizione del contratto (Foto Giornalisti Italia)

Il nuovo sindacato unitario dei giornalisti e degli operatori dell’informazione, della comunicazione, dell’arte e della cultura, del resto, è nato proprio per questo: per non lasciare indietro nessuno.

Lorenzo Del Boca e Carlo Parisi, presidente e segretario generale della Figec Cisal

Ecco perché il nostro contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico prevede una contrattazione di secondo livello alla presenza delle organizzazioni sindacali firmatarie, la nostra Figec Cisal e l’Uspi guidata dal segretario generale Francesco Saverio Vetere: perché tutti i lavoratori, nessuno escluso, hanno diritto ad avere una base contrattuale, normativa e retributiva che non faccia figli e figliastri e soprattutto impedisca il ricorso al lavoro nero o all’applicazione impropria di rapporti di lavoro dipendente mascherato da lavoro autonomo. E, nel contempo, nelle aziende che per dimensioni e fatturato esiste la possibilità di sottoscrivere la contrattazione di secondo livello, la presenza obbligatoria di Figec Cisal e Uspi è garanzia per i lavoratori di non derogare, ricorrendo ad alchimie di sorta, ai diritti garantiti dal contratto collettivo.

Da sinistra: Giuseppe Mazzarino, Rodolfo Davoli, Andrea Bulgarelli, Enzo Colimoro, Carlo Parisi, Mimmo Falco, Francesco Cavallaro, Lorenzo Del Boca e Franco Calabrò il 28 luglio 2022 nella Sala Zuccari del Senato a Roma in occasione della presentazione della Figec

Sono trascorsi appena due anni dal 28 luglio 2022, ovvero da quando, nella Sala Zuccari del Senato, a Palazzo Giustiniani, la Figec Cisal ha fatto il suo debutto presentando il manifesto sottoscritto dai 63 promotori che hanno approvato lo statuto provvisorio esprimendo la volontà di federare la Figec alla Cisal, la Confederazione Italiana dei Sindacati Autonomi dei Lavoratori, guidata dal segretario generale Francesco Cavallaro, che, con oltre 1 milione 400mila iscritti, è la più importante organizzazione sindacale autonoma d’Italia presente nel Cnel, all’Aran e nel Comitato di Indirizzo e Vigilanza dell’Inps.

L’audizione della Figec Cisal in Commissione Giustizia del Senato su diffamazione e querele “perché i giornalisti non sono professionisti di serie B”. Da sinistra: Lorenzo Del Boca, Pierluigi Roesler Franz e la sen. Giulia Bongiorno

Pino Nano, Carlo Parisi, Giuseppe Benedetto e Pierluigi Roesler Franz nella sede della Fondazione Luigi Einaudi in via della Conciliazione a Roma “insieme per la difesa delle libertà individuali e della dignità umana per il bene del Paese” (Foto Giornalisti Italia)

Una novità per il mondo dell’editoria, della comunicazione e della cultura – in tutte le reciproche estensioni – che si sono ritrovate nella stessa famiglia, ma soprattutto una novità epocale per i giornalisti che, per la prima volta, dopo 114 anni di sindacato unico, hanno avuto l’opportunità di scegliere da chi farsi difendere.

La presentazione della Figec Cisal nella Sala Zuccari del Senato (Foto Giornalisti Italia)

«Nel nome di una libertà – è questo uno dei principi della Figec – che non può e non deve rimanere solo sulla carta e del rispetto per ciascun lavoratore nella consapevolezza che ognuno di noi viene da percorsi differenti, ha lavorato e lavora in comparti differenti ed è meritevole di avere accanto un sindacato moderno. Che includa, non escluda. In una parola, un sindacato nuovo».

Il Consiglio Nazionale della Figec Cisal riunito all’Hotel Massimo D’Azeglio di Roma

Due anni di intenso e duro lavoro che, grazie all’esperienza degli anziani e all’entusiasmo dei giovani, hanno consentito alla Figec Cisal di compiere passi da gigante in un periodo storico nel quale il sindacato, da anni e in ogni settore, segna purtroppo il passo.

Carlo Parisi ed Enzo Colimoro (fiduciario Figec Cisal di Napoli) con il Cdr di Fanpage (Pierluigi Frattasi, Antonio Musella e Luigi Scarano) riuniti per discutere sul rinnovo del contratto integrativo nella testata leader del Gruppo Ciaopeople

Con il presidente Lorenzo Del Boca, il delegato alla previdenza e agli affari giuridici e legislativi Pierluigi Roesler Franz, la Giunta Esecutiva, il Consiglio Nazionale la Conferenza dei Fiduciari territoriali e tutti gli altri organismi centrali e periferici, la Figec Cisal ha dimostrato di non essere seconda a nessuno.

Carlo Parisi con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano

Abbiamo assistito centinaia di colleghi, anche in complicate vertenze che, grazie al sereno e ragionevole confronto con la controparte, abbiamo positivamente risolto con la soddisfazione di entrambe le parti; siamo riusciti a contrattualizzare centinaia di colleghi facendo comprendere ai datori di lavoro quanto fosse importante regolarizzare rapporti di lavoro che oltre a danneggiare pesantemente i lavoratori avrebbero danneggiato le aziende.
Abbiamo incontrato centinaia di soggetti istituzionali (ministri, sottosegretari, presidenti di Regione, Province, sindaci, prefetti, questori, magistrati) illustrando i nostri programmi e nostri progetti, concordando importanti strategie comuni in materia di diritti e tutele per il mondo dell’informazione e della cultura tutta e fatto indire o rettificare bandi di concorso nella Pubblica Amministrazione.

Andrea Bulgarelli, Michele Filippelli, Georg Gottlob, Carlo Parisi, Francesco Cavallaro e Bruno Nardo in occasione del corso di alta formazione sull’Intelligenza Artificiale organizzato a Cosenza il 29 giugno scorsa dalla Figec Cisal con InformaGiovani (Foto Alfonso Bombini)

Abbiamo collaborato con numerosi Ordini e associazioni professionali sottoscrivendo importanti intese in materia di comunicazione e formazione; grazie alla collaborazione con l’ente terzo InformaGiovani e alcuni Ordini regionali abbiamo organizzato decine di corsi di formazione per giornalisti e professionisti di altre categorie perché riteniamo che la formazione, quella vera, è l’unica garanzia di crescita per chi crede seriamente nell’informazione professionale di qualità e non vuole sentirsi un pesce fuor d’acqua in un mondo in continua evoluzione.

Francesco Cangemi, Andrea Bulgarelli e Carlo Parisi con la leggenda Mogol che ha accettato con entusiasmo di aderire alla Figec Cisal (Foto Giornalisti Italia)

Pino Nano, Pierluigi Roesler Franz, Esma Cakir (presidente dell’Associazione Stampa Estera in Italia), Carlo Parisi, Eloisa Covelli e Rino Barillari (Foto Giornalisti Italia)

Abbiamo – grazie alla nostra Confederazione Cisal – messo gratuitamente a disposizione di tutti gli iscritti i Patronati e le oltre 800 sedi in tutta Italia, con oltre 1.600 operatori specializzati, dei Caf Cisal assistendo lavoratori e pensionati nel disbrigo degli adempimenti fiscali.

Carlo Parisi con il campione di ciclismo e giornalista pubblicista Francesco Moser che ha aderito alla Figec Cisal

Abbiamo garantito ai nostri iscritti e alle loro famiglie le agevolazioni derivanti dalle numerose convenzioni stipulate da Cisal Servizi e Consulenze nei più svariati settori al fine di sostenere concretamente l’economia domestica: abbigliamento, alberghi, assicurazioni, assistenza legale, autonoleggio, banche, editoria, energia elettrica, gas, ottica, sanità, scuola, università, viaggi.
Il 16 dicembre 2023 abbiamo istituito il Dipartimento Unirai che, grazie al segretario Francesco Palese, al Consiglio direttivo e all’entusiasmo di tutti i Liberi Giornalisti Rai, in pochi mesi ha superato i 350 iscritti e, soprattutto, il 19 aprile scorso ha sottoscritto a Viale Mazzini, con l’amministratore delegato Roberto Sergio e il direttore generale Giampaolo Rossi, il Protocollo di relazioni industriali e sindacali con la Rai che sancisce il riconoscimento ufficiale del dipartimento Figec Cisal come sindacato significativamente rappresentativo sul territorio nazionale dei giornalisti nell’azienda concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiofonico e televisivo in Italia.

La firma del protocollo Rai – UniRai Figec Cisal nella Sala Orsello di Viale Mazzini (Foto Giornalisti Italia)

Una tappa fondamentale che rappresenta un ulteriore traguardo storico per il pluralismo e la fine del monopolio sindacale anche nella categoria dei giornalisti Rai. Un risultato che conferma la bontà del lavoro svolto dal Direttivo di Unirai che, tra mille ostacoli e difficoltà di ogni tipo, in pochi mesi non solo è riuscito a ottenere risultati importanti, ma a risvegliare l’entusiasmo di tante colleghe e tanti colleghi della Rai che si sono spesi senza sosta per costruire un sindacato nuovo tenendo alta la bandiera della professione.

La delegazione UniRai Figec Cisal che ha sottoscritto il Protocollo di relazioni industriali e sindacali con la Rai:  Sara Verta, Andrea Romoli, Antonella Gurrieri, Elisabetta Abbate, Lorenzo Lo Basso, Carlo Parisi, Francesco Palese, Pierluigi Roesler Franz, Pilar Ottoz e Sergio De Nicola

Abbiamo fatto tanto in poco tempo e senza un centesimo di contributi economici da parte di chicchessia. Senza stipendi o gettoni di presenza, ma con la genuina passione dei tanti colleghi che, con convinzione, hanno voluto mettere al servizio di tutti il patrimonio di esperienza e di idee per credere ancora nel giornalismo professionale di qualità e in tutte le professioni legate al mondo dell’informazione, della comunicazione, dell’arte e della cultura che creano lavoro serio, pulito e dignitoso.

Mons. Ettore Malnati, Carlo Parisi, il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, Francesco De Filippo e Antonio Paoletti nella due giorni di intensi lavori che la Figec Cisal ha organizzato a Trieste sui temi della professione giornalistica, del lavoro nei settori dell’informazione e della comunicazione chiamati a fare i conti con l’intelligenza artificiale che hanno portato alla nascita della Carta di Trieste sull’Intelligenza Artificiale.

Perché non c’è democrazia senza pluralismo e libertà di esprimere liberamente il proprio pensiero e senza lavoro. Perché non c’è libertà senza lavoro e non è lavoro tutto ciò che viene fatto non solo sotto ricatto e sfruttamento, ma anche senza retribuzione adeguata e profondo rispetto per la meritocrazia. Un prezzo che in troppi si trovano spesso a pagare ogni giorno, quasi sempre.

Vincenzo Lombardo, Orazio Raffa, Giulio Francese, Carlo Parisi, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, Maria Pia Farinella e Daniele Ditta

Da sinistra: Pierantonio Lutrelli (fiduciario di Matera), Carlo Parisi, Orazio Raffa e Gianluca Boezio (fiduciario di Potenza) nella prima assemblea della Figec Cisal Basilicata

Angelo Radica, Carlo Parisi e Donato Fioriti a Chieti in occasione del Protocollo d’intesa con con l’Associazione Nazionale Città del Vino per la difesa del Made in Italy

Attilio Raimondi, Orazio Raffa, Graziella Lombardo (fiduciaria di Messina), Carlo Parisi e Santino Franchina in occasione dell’Assemblea Provinciale della Figec Cisal Messina

Figec Cisal è nata anche per questo: per opporsi alla nomina a senatori dei cavalli, men che meno degli asini, ma per ascoltare, guardandoli negli occhi, assistere, tutelare e valorizzare quanti altro non chiedono che vivere dignitosamente e avere l’opportunità di crescere facendo valere il proprio valore e i meriti conquistati con sacrificio e fatica. Diritti che un Paese civile e democratico avrebbe il dovere di garantire  e premiare piuttosto che calpestare mortificando i sogni e le speranze delle persone perbene. (giornalistitalia.it)

Carlo Parisi

Carlo Parisi e Papa Francesco nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico del Vaticano (Foto Vatican Media)

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