ROMA – Garantire la neutralità della rete e la non discriminazione dei contenuti da parte delle piattaforme tecnologiche. Sono queste le due indicazioni fornite dalla Fieg, audita nell’ambito dei lavori della Commissione trasporti della Camera dei deputati sulla proposta di legge del deputato Stefano Quintarelli in materia di fornitura dei servizi della rete internet per la tutela della concorrenza e della libertà di accesso degli utenti.
“L’utente deve poter liberamente accedere a software proprietari e open source a condizioni eque e non discriminatorie, indipendentemente dalla piattaforma tecnologica utilizzata. Agli utenti deve essere riconosciuto il diritto di installare le applicazioni preferite e di eliminare quelle preinstallate”.
“Per una rete realmente neutrale occorre una filiera neutrale: la “battaglia” sulla neutralità della rete va di pari passo con quella sulla non discriminazione dei contenuti da parte delle piattaforme tecnologiche. Oggi, 4 o 5 player importanti, i cosiddetti Over The Top, progettano e controllano piattaforme tra loro non compatibili, garantendosi una situazione di quasi monopolio sui prodotti e servizi da loro distribuiti e commercializzati. In questi “walled gardens” (“sistemi chiusi”), l’utente è costretto o è preferenzialmente indotto a usare determinate applicazioni rispetto ad altre, imponendo ai fornitori di servizi, come gli editori, condizioni – commerciali e non – discriminatorie e anticoncorrenziali”.
“La proposta di legge a firma Quintarelli va perciò nella giusta direzione, perché stabilisce un principio generale, ex ante, che impedisce la proliferazione di condizioni in pregiudizio della libertà degli utenti e dei produttori di contenuti e servizi in internet”.
“No alla discriminazione dei contenuti da parte delle piattaforme tecnologiche”