ROMA – Sarà, molto probabilmente, il rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico Fieg-Fnsi l’ultimo atto del mandato di Giulio Anselmi alla Presidenza della Fieg, la Federazione Italiana Editori Giornali.
Anselmi, 69 anni, genovese di Valbrevenna, già direttore de Il Mondo, Il Messaggero, l’Ansa, L’Espresso, La Stampa, oltre che condirettore del Corriere della Sera, è alla guida della Fieg dal 15 dicembre 2011, ma il mese scorso ha annunciato di rinunciare al secondo mandato.
Ieri, infatti, il Comitato di Presidenza della Fieg, riunitosi in via Piemonte, ha preso atto della sua indisponibilità al rinnovo del mandato e dopo aver ringraziato Giulio Anselmi per il lavoro svolto ha deciso, all’unanimità, di indicare all’Assemblea Generale la candidatura dell’ing. Maurizio Costa alla Presidenza della Fieg.
Entrato in Mondadori nel 1992, Costa è stato amministratore delegato nel 1997 e vicepresidente del gruppo di Segrate, prima di assumere, nel febbraio scorso, la vicepresidenza del gruppo Fininvest, incarico ricoperto attualmente e che ha manifestato di voler lasciate contestualmente all’insediamento in Fieg per essere “rigorosamente super partes”.
L’arrivo di Maurizio Costa in Fieg, nel momento più drammatico per il mondo dell’editoria, potrebbe dunque essere facilitato dall’ultimo atto di Anselmi che, rinnovando il contratto, garantirebbe agli editori una significativa boccata di ossigeno, grazie agli interventi del Governo, ma soprattutto, in sinergia con la Fnsi, garantirebbe alla categoria dei giornalisti, di cui fa orgogliosamente parte, un contratto di tenuta, avanzamento e innovazione che, in questo momento di crisi nera, rimane faro della professione e opportunità per i lavoratori autonomi che, grazie all’accordo firmato ieri tra Fieg ed Fnsi, per la prima volta ottengono un riconoscimento contrattuale.
L’ultimo atto del presidente uscente potrebbe essere il rinnovo del contratto