OTRANTO (Lecce) – Tutto pronto nel Salento per l’undicesima edizione del Festival Giornalisti del Mediterraneo, che si terrà come di consueto ad Otranto, in alcuni dei luoghi più suggestivi della cittadina adriatica – piazza del Popolo, largo Alfonsina, il Castello Aragonese – dal 2 al 7 settembre e che si annuncia anche quest’anno particolarmente ricca di ospiti, appuntamenti e momenti di approfondimento su temi che fissano l’agenda del dibattito politico e giornalistico internazionale dei prossimi anni.
Mediterraneo, Medio Oriente, Isis, Geopolitica, ma anche ruolo e difficoltà delle donne nei media e nelle istituzioni, web e diritti, fake news, ambiente e turismo, minori e media, pluralismo ed etica dell’informazione,
immigrazione e obbligo del soccorso in mare, diritto di cronaca, di famiglia e della comunicazione sociale, futuro della televisione e dei mass media, e poi il caso Regeni – che vedrà la presenza a Otranto dei genitori del dottorando italiano ucciso nel 2016 in Egitto – sono infatti solo alcuni dei focus al centro dei momenti di alta formazione giornalistica in programma nell’ambito del Festival, promosso e organizzato dall’associazione “Terra del Mediterraneo”.
“Nell’ambito degli eventi del Festival – spiega Tommaso Forte, giornalista e autore dell’evento internazionale – si discuterà anche del futuro della professione giornalistica. Ad Otranto, quindi, si vivacizzerà il dibattito per promuovere momenti di confronto che contribuiscono ad avviare una riflessione sui temi “caldi” dell’attualità. E questo è anche il riflesso del grande entusiasmo che circonda questa iniziativa, organizzata con tenacia ogni anno nonostante le difficoltà dei tempi presenti e i problemi che affliggono la categoria, e della qualità dell’appuntamento, che finora ha portato in Puglia, tra Bari e Otranto, circa 400 giornalisti da tutta Europa, ma anche docenti universitari, diplomatici, ministri, magistrati ed esperti dell’informazione. Il Festival vede ogni anno la presenza di esperti delle più importanti testate nazionali ed internazionali, e le scorse edizioni della rassegna hanno visto anche la partecipazione di giornalisti provenienti dall’Albania, dal Portogallo, dalla Turchia, da Cipro, dalla Svizzera, dall’Olanda, dal Marocco e dalla Romania. I seminari sono accreditati dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. (agi)