RECANATI (Macerata) – Una Festa della donna all’insegna della cultura, tra manoscritti, memorie, intimità familiari: per celebrare l’8 marzo, Casa Leopardi propone un nuovo percorso tematico culturale dal titolo “La donna al tempo del poeta, figure femminili nel mondo di Giacomo Leopardi” in programma, attraverso visite guidate, domenica prossima, 11 marzo. L’obiettivo è raccontare la condizione della donna nell’Italia dei primi dell’800, utilizzando le memorie storiche legate all’universo femminile nell’esperienza personale di Giacomo Leopardi. Protagoniste del racconto le donne della famiglia Leopardi, le più vicine a Giacomo nella prima fase della sua vita e alcune figure femminili di rilievo per la sua esperienza di uomo e autore da adulto.
Si parte dalla madre, Adelaide Antici, “una fanciulla di bellezza severa, dagli occhi di zaffiro splendenti e intelligenti, benché velati da una pensosa malinconia; dai corti capelli ricciuti d’un castano chiaro tendente al biondo, da l’aspetto maestoso… alta e con un portamento da regina”.
Giacomo, il primo dei sette figli, nacque esattamente nove mesi dopo il matrimonio con il conte Monaldo Leopardi il 29 giugno 1798. Seguirono Carlo Orazio, Paolina, Luigi Moricone e Pierfrancesco. Religiosissima, Adelaide, a causa del rovescio finanziario della famiglia, fu costretta, appena venticinquenne, ad assumere il ruolo di capofamiglia e a delegare l’educazione dei figli al consorte.
Un ribaltamento dei ruoli canonici che influì sulla psicologia del primogenito. Probabilmente fu il carattere rigido ed estremo della madre ad avvicinare i bambini alla nonna Virginia Mosca, madre del conte Monaldo. Madrina di battesimo di Giacomo, la nonna ebbe un rapporto di forte affetto e complicità con il nipote.
In Casa Leopardi è ancora conservato un libricino manoscritto di preghiere, “Per uso della Sig.ra Contessa Virginia Mosca Leopardi”: sul frontespizio, la grafia di Giacomo bambino.
Altra figura femminile fondamentale fu Paolina Leopardi: sorella, compagna di giochi, confidente, segretaria, copista, collaboratrice preziosa e intima confidente. Paolina aveva un rapporto di sintonia intellettuale con il padre Monaldo e con i fratelli, tanto che cooperò alla redazione dei periodici “La voce della ragione” e “La voce della verità” diventando di fatto la prima giornalista italiana.
Nell’itinerario non potevano mancare i sentimenti di Giacomo verso il mondo femminile, a partire dalla “Silvia” del celebre canto, alias Teresa Fattorini, figlia del cocchiere, morta di tubercolosi a 21 anni, che Giacomo vedeva dalle finestre di Casa Leopardi. Ma sarà con Geltrude Cassi Lazzari, cugina di Monaldo, che il poeta sperimenterà pienamente la forza e il potere condizionante di un sentimento incontrollabile verso il mondo femminile.(giornalistitalia.it)
IL PROGRAMMA DELLE VISITE GUIDATE A CASA LEOPARDI PER LA FESTA DELLA DONNA