ROMA – “Il processo a carico dei giornalisti turchi Can Dundar e Erdem Gul va fermato. Il governo italiano si mobiliti insieme con le altre istituzioni europee”. Alla vigilia della prima udienza del processo, fissata per domani, contro il direttore e il caporedattore del quotidiano turco di opposizione “Cumhuriyet”, accusati di spionaggio e divulgazione di segreti di Stato, la Federazione nazionale della stampa italiana, al pari di altri sindacati europei dei giornalisti, chiede un intervento deciso sul governo turco.
“Dopo aver sollevato il problema in un recente vertice dei capi di governo, tenutosi a Bruxelles – dicono Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi – è auspicabile che il premier Matteo Renzi si attivi per evitare che in Turchia vengano ulteriormente calpestati il diritto di cronaca e la libertà di stampa. Come ha ricordato Can Dundar in un articolo pubblicato su ‘Le Monde’, in Turchia i giornalisti sono liberi di fare domande, a condizione però di correre il rischio di perdere il lavoro o di finire in galera. Questa situazione ha trasformato la Turchia in una delle più grandi prigioni per giornalisti del mondo”.
L’appello della Fnsi si unisce a quello che i giornalisti francesi hanno rivolto al presidente Francois Hollande, al quale hanno ricordato che non si può barattare la libertà di stampa in Turchia in nome dell’accordo fra Bruxelles e Ankara sulla crisi dei migranti.
L’appello della Fnsi al governo italiano e all’Europa a tutela dei due giornalisti turchi