POZA RICA (Messico) – La giornalista messicana Lucia López Castillo, 42 anni, è stata gravemente ferita con un colpo di pistola al torace esploso da un giovane sconosciuto che, l’altra notte, ha tentato di introdursi nella sua abitazione di Poza Rica, a nord della capitale dello Stato di Veracruz, Xalapa, in Messico.
La giornalista, che da freelance si occupa di politica per la rivista bisettimanale Cara Política, il giornale locale El Cuarto Poder di Poza Rica e il sito web Pulso Político di Xalapa, è stata immediatamente ricoverata in ospedale e sottoposta ad un delicato intervento chirurgico per l’estrazione di una pallottola che ha comportato l’estrazione di un rene. Senza contare le complicazioni dovute al fatto che la donna soffre di diabete.
Secondo le testimonianze dei parenti della giornalista, verso le ore 22.30 di domenica, l’uomo, dopo essere entrato nell’abitazione ha incrociato la giornalista nel corridoio e, dopo aver inveito contro di lei, le ha sparato un colpo di pistola prima di darsi alla fuga a bordo die prima di un taxi parcheggiato nelle vicinanze. Questo particolare del taxi ha sollevato più di un sospetto circa la natura dell’agguato che, inizialmente, ha fatto pensare ad un tentativo di furto.
Il coordinatore del Cpj per le Americhe, Carlos Lauria, non ha esitato a lanciare un messaggio forte alle autorità, affinché assicurino al più presto alla giustizia l’aggressore di Lucia López Castillo per dimostrare che i giornalisti non possono essere attaccati impunemente.
Il Committee to Protect Journalists, organizzazione indipendente con sede a New York, ricorda che Veracruz è diventata una delle zone più pericolose per i giornalisti in America Latina. Almeno sei sono, infatti, i giornalisti uccisi a Veracruz per motivi legati alla loro attività professionale da quando, nel 2010, si è insediato il governatore dello Stato, Javier Duarte de Ochoa. E su almeno altri dieci omicidi di giornalisti si sta cercando di capire se possano esserci delle relazioni con il loro lavoro. Recentemente, il giornalista Pedro Tamayo è stato ucciso in Tierra Blanca, a circa 230 chilometri a sud di Xalapa, ma sono ancora in corso le indagini per stabilire se la sua morte sia legata al suo lavoro.
“Il 30 novembre prossimo scadrà il mandato del governatore Javier Duarte – denuncia Lauria – e alle sue spalle si lascerà per sempre un’ombra sulle vite perdute dei giornalisti”.
Il segretario esecutivo del Cpj, Geiser Manuel Caso Molinari, ha chiesto alla polizia di assicurare alla giornalista un servizio di protezione, mentre la collega di Cara Politica, Gloria Mendoza, ricorda che López Castillo si occupa prevalentemente di notizie di interesse generale su eventi politici e imprese locali e che non avrebbe ricevuto minacce. La stessa Mendoza ricorda che, due anni fa, è stata anche lei vittima di uno sconosciuto che ha minacciato di rapire sua figlia. (giornalistitalia.it)
Da uno sconosciuto che si è introdotto nella sua abitazione di Poza Rica in Messico