PALERMO – «Graziella è persona perbene e seria, ha lavorato molto e bene a Messina, cercando sempre di unire e mai di dividere. Da presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia l’ho sentita spesso trovando sempre massima collaborazione. Capisco la sua delusione, che è anche la mia. E anche io ho detto addio al sindacato, dopo 42 anni. Un sindacato di cui non mi piacciono i toni e i metodi e di cui non mi sentivo più, da molto tempo, rappresentato».
Giulio Francese, consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti e fino al novembre scorso presidente dell’Odg Sicilia e delegato nazionale Casagit, commenta così le dimissioni «immediate e irrevocabili» di Graziella Lombardo da segretaria dell’Assostampa Messina e da iscritta alla Fnsi. Dimissioni ampiamente motivate nella lettera al segretario, al presidente, al Consiglio dell’Associazione Siciliana della Stampa e ai segretari provinciali, pubblicata da Giornalisti Italia. Lettera nella quale Graziella Lombardo ha detto senza mezzi termini di sentirsi «incompatibile con un sindacato che da una parte mette sotto accusa chi si spende per migliorare le condizioni lavorative dei colleghi e dall’altra mi chiede di rinunciare a un contratto di lavoro (vedi la lettera di Lorusso – segretario generale della Fnsi, ndr) ponendomi come salvagente solo una eventuale assistenza legale. In sintesi tutto il contrario di quello che un sindacato dovrebbe fare».
Decisione, quella della segretaria di Assostampa Messina, assunta durante l’ultima riunione dell’Associazione Siciliana della Stampa quando è stato presentato «un documento, poi ritirato in attesa di essere riproposto alla prossima riunione, in cui si chiede di prendere posizione nei confronti del collega Daniele Ditta che, nella sua qualità di componente del Cdr di Citynews, ha contribuito a chiudere una trattativa che prevede aumenti e assunzioni per i colleghi».
La “colpa” di Ditta, ha spiegato Lombardo, è quella «di aver raggiunto questo risultato per il contratto sottoscritto da Uspi con Cisal e non con il “sindacato unico” Fnsi dimenticando che proprio quest’ultimo ha girato le spalle ai giornalisti disdettando un contratto prima della scadenza».
«Un grande abbraccio a Graziella e a Daniele» arriva anche da Maria Pia Farinella, delegata e fiduciaria Casagit della Sicilia e con una lunga militanza negli altri istituti di categoria (consigliere di amministrazione e fiduciaria Inpgi, consigliere nazionale Odg e tesoriere dell’Odg Sicilia). «Mi sa – chiosa Farinella – che sono stata un’apripista. Iscritta alla Fnsi dal 1985, un anno fa non ce l’ho fatta più. A me rimane il disincanto dopo 35 anni di iscrizione alla Fnsi e 28 all’Usigrai. E la sensazione che fosse diventato tempo perso stare appresso ai catecumeni del nulla. Purtroppo hanno ideologizzato e occupato militarmente gli organismi, I risultati si vedono. Graziella ha fatto bene a dimettersi. Perché soprattutto non ne vale la pena». (giornalistitalia.it)
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