ROMA – I nuovi attacchi del Blog del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo ai giornalisti, l’ultimo alla collega Claudia Mazzola e al Tg1, sono indecenti quanto inutili, perché chi fa e vorrà fare informazione professionale non accetterà mai di trasformarsi in portavoce privato di chi vorrebbe i media purgati al proprio umore e al proprio servizio.
Insulti e intimidazioni sono respinti al mittente e debbono indurre tutta la categoria a rafforzare e migliorare la qualità dell’informazione in termini di libertà – come hanno osservato il direttore del Tg1, Mario Orfeo, il Cdr della testata e l’Usigrai – tenendo vivo, in termini pluralistici, il dibattito per rinvigorire il servizio pubblico radiotelevisivo.
Elevare continuamente giornalisti a nemici rende meritorie risposte del tipo “Me ne frego” (e – sottinteso – “proseguo per la mia strada”) di Giuliano Ferrara e ancora di più le risposte concrete della moltitudine dei giornalisti che eleverà sensibilmente l’asticella contro le violenze e le minacce. Assicurare puntuale e legale lavoro di cronaca e corretta circolazione delle idee differenti è bussola permanente del giornalismo onesto. E’ opera preziosa di legalità democratica; sempre, legittimamente, l’opposto delle nostalgie per purghe staliniane o pratiche di olio di ricino.
A tutti i colleghi minacciati e offesi anche in queste settimane e, da ultimi, persino il defunto Federico Orlando, fino a Ferrara e ora la collega Mazzola la solidarietà e la memoria attiva delle perenni battaglie della Federazione Nazionale della Stampa, per la libertà dell’informazione e per le libertà di tutti.
A Grillo e al M5S la permanente disponibilità al confronto su questi temi, a partire dalle ricorrenti tentazioni legislative di nuovi bavagli, inaccettabili sempre da qualsiasi parte provengano. Su questo punto la Fnsi è sempre dalla stessa parte e sollecita sin d’ora il ministro della Giustizia, l’onorevole Orlando, a porre attenzione alle proposizioni riformatrici e di libertà della Fnsi e degli organismi di categoria, in linea con gli indirizzi delle Carte e della giurisprudenza internazionale sui diritti dell’uomo.
Franco Siddi
Tutto è partito da un post di Casalino
ROMA – “Siamo stanchi di assistere all’ennesimo servizio fazioso del Tg1. Ieri sera a fare disinformazione è stata la giornalista Claudia Mazzola”, ha scritto, infatti, il responsabile della comunicazione del M5S al Senato, Rocco Casalino, in un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo titolato “I servizietti del Tg1”.
Secondo Casalino, la giornalista “nel suo servizio dedica 15 secondi al videomessaggio di Beppe Grillo, riportando solo le parole rivolte a Renzi e oscurando completamente la parte importante del videomessaggio, quella in cui Grillo parla della crisi economica e dello stato drammatico del nostro Paese, temi evidentemente scomodi per la propaganda del governo e che è meglio tenere nascosti agli italiani.
Il resto del servizio, invece, ruota tutto su una meschina bugia costruita ad arte per infangare il Movimento 5 Stelle sostenendo che Di Battista sia a favore dei terroristi. E per rafforzare la menzogna, si dà largo spazio alle dichiarazioni altrettanto false e bugiarde dei vari politici di turno. La vera vergogna è una tv pubblica che non è più in grado di raccontare la realtà, ma che sa solo deformarla e fare disinformazione”.