ROMA – Nel corso delle 24 ore di sciopero di ieri e oggi, 15 e 16 dicembre, indetto a Euronews dal sindacato Force Ouvriere oltre il 60% del personale di turno ha aderito alla mobilitazione. Un risultato che si avvicina molto all’esito della mozione di sfiducia votata il 7 dicembre scorso (il 70% dei giornalisti e tecnici aveva espresso la propria sfiducia nei confronti della Direzione).
La protesta è stata proclamata dopo la mozione di sfiducia nei confronti della Direzione, votata da un gran numero di giornalisti e personale tecnico della redazione di Euronews, che ha espresso così il proprio giudizio sul Piano di ristrutturazione e licenziamenti: un documento che conferma la soppressione totale o parziale di tre servizi linguistici e che implica cambiamenti profondi nel modello produttivo della televisione europea.
I tagli al personale uniti al piano “Next” implicheranno, infatti, una serie di nuove responsabilità per i giornalisti, un aumento del carico di lavoro, una nuova griglia di orari adottata senza concertazione, una diminuzione di stipendio per determinate gategorie di dipendenti, delle modifiche contrattuali che porteranno al licenziamento economico dei giornalisti che non vorranno accettarle. È prevista, inoltre, una drastica riduzione se non la cancellazione totale del lavoro per centinaia di freelance e lavoratori con contratto a tempo determinato.
“Il piano di tagli e ristrutturazione da un lato e il progetto Next dall’altro – denunciano i lavoratori – sono gestiti da mesi in maniera caotica, amatoriale, con un’evidente dose d’improvvisazione, nella totale disinformazione e senza rispettare le regole contrattuali. A titolo di esempio, durante una riunione con la Direzione tenutasi ad ottobre, i giornalisti ucraini sono stati apertamente invitati a smettere di venire in redazione, pur continuando a ricevere lo stipendio fino alla chiusura definitiva del servizio (prevista per inizio gennaio). Pratica del tutto inusuale e non difendibile dal punto di vista legale”.
La creazione di un canale inglese denominato “World Channel”, presentata come la grande novità del progetto “Next”, è stata posticipata di un anno “per ragioni tecniche e/o economiche” (?). Inizialmente il nuovo progetto doveva assicurare la creazione di nuovi posti. Ad oggi nessuna notizia in tal senso”.
“Non è dato sapere – aggiungono i lavoratori – quale legame ci sia con il raggiungimento o meno di un accordo nei negoziati con Nbc per l’entrata dell’azienda statunitense nel capitale di Euronews. Non è dato sapere cosa possa restare del taglio europeo di euronews se questa diventerà una filiale europea di Nbc. La Direzione non ha dato sino ad oggi alcun ascolto alle rivendicazioni ed inquietudini dei dipendenti. Per queste ragioni era stato proclamato ieri dal sindacato Force Ouvriere lo sciopero di 24 ore (askanews)
Il 7 dicembre scorso il 70% dei giornalisti e tecnici aveva sfiduciato la Direzione