ADDIS ABEBA (Etiopia) – Reporter senza frontiere sta indagando sull’arresto di almeno sei giornalisti avvenuto in Etiopia durante il conflitto in corso nello Stato regionale dei Tigrè tra soldati del governo federale e locale. L’organizzazione che difende la libertà di stampa evidenzia che gli arresti sono stati fatti in «circostanze molto misteriose».
Rsf ricorda che «a numerosi giornalisti è stato impedito di occuparsi di questo tema» e dal 4 novembre è in corso un conflitto nella regione tigrina, a nord del Paese del Corno d’Africa, per iniziativa del primo ministro etiope, Abiy Ahmed. Quest’ultimo ha, infatti, detto che il partito di governo locale, Fronte di liberazione del popolo dei Tigrè (Tlpf), aveva attaccato due basi federali militari, accusa negata dal Tlpf.
La guerra sta provocando una crisi umanitaria, con migliaia di sfollati interni e in fuga nel confinante Sudan. L’interruzione delle telecomunicazioni nella regione dei Tigrè, inoltre, non rende possibile la verifica indipendente delle dichiarazioni contrastanti fatte dalle due parti in lotta.
Il conflitto arriva dopo mesi di tensioni tra Addis Abeba e i leader tigrini, che hanno organizzato elezioni locali lo scorso settembre nonostante il divieto del governo centrale a causa della pandemia. L’esito del voto ha riconfermato una larga maggioranza al partito Tlpf. (ansa)
Reporter senza frontiere indaga sul caso avvenuto conflitto nella regione del Tigrè