MOSCA (Russia) – Il tribunale di Mosca ha condannato tutti e cinque gli imputati nel terzo processo per l’omicidio della giornalista Anna Politkovskaja e ha optato per l’ergastolo per due di loro: il presunto killer Rustam Makhmudov e il presunto organizzatore, suo zio Lom-Ali Gaitukayev.
Pene detentive dai 12 ai 20 anni per gli altri tre imputati. Il giudice, Pavel Melekhin, ha condannato a 20 anni di reclusione l’ex dirigente della polizia moscovita Serghiei Khadzhikurbanov (altro presunto organizzatore del delitto), e a 14 e 12 anni Dzhabrail e Ibragim Makhmudov (indicati come complici), ceceni e fratelli del presunto killer Rustam Makhmudov.
Il magistrato ha, inoltre, soddisfatto la richiesta dei familiari della Politkovskaja di un risarcimento danni di cinque milioni di rubli (poco più di 100.000 euro). Il 27 maggio la pubblica accusa aveva chiesto l’ergastolo per Rustam Makhmudov e suo zio Lom-Ali Gaitukayev, 22 anni di reclusione per Serghiei Khadzhikurbanov e 19 e 15 anni per Dzhabrail e Ibragim Makhmudov.
Sette giorni prima, una giuria popolare aveva dichiarato i cinque imputati colpevoli di aver ucciso il 7 ottobre 2006 la giornalista russa che aveva sfidato Putin. In passato, in un altro processo, è stato condannato a 11 anni di reclusione un ex ufficiale di polizia, Dmitri Pavliucenko, che ha confessato di aver organizzato il pedinamento della Politkovskaia. (Ansa)
Pene dai 12 ai 20 anni per gli altri tre imputati del delitto della giornalista russa