FIRENZE – “Entro l’anno partiremo con la banda ultralarga”. Lo ha annunciato Antonello Giacomelli, sottosegretario alle Comunicazioni, ricordando che il Governo ha “forzato per avere la delibera del Cipe che sblocca la disponibilità di 2,2 miliardi di euro che saranno finalizzati ai cluster C e D, le cosiddette aree a fallimento di mercato”.
Giacomelli, ieri a Firenze per un incontro con il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, sul problema della chiusura dei piccoli uffici postali, ha spiegato ai giornalisti che “partiremo comunque entro l’anno perché ci sia sintonia tra la partenza di questo processo e l’intervento annunciato da Enel sui contatori, così da avere sinergie sia per l’abbassamento dei costi che per l’aumento degli obiettivi e arrivare, se non in ogni casa, almeno al building. Abbiamo forzato i tempi per non perdere l’occasione dell’intervento di Enel”.
Il sottosegretario ha osservato che i 2,2 miliardi sbloccati dalla delibera del Cipe approvata all’inizio del mese di agosto fanno parte dei 5 miliardi che entro il 2020 saranno investiti dal fondo nazionale per lo sviluppo e la coesione, e si aggiungono ai 2,1 miliardi di fondi europei gestiti dalle Regioni.
In merito ai tempi, Giacomelli ha ricordato che “la tempistica è quella determinata dagli obiettivi europei, entro il 2020 dobbiamo aver completato il lavoro di infrastrutturazione. Ora siamo ultimi in Europa, puntiamo a scalare la classifica”, ha sottolineato, affermando che l’obiettivo è “essere nel gruppo di testa” a livello continentale.
“Abbiamo un piano molto ambizioso – ha concluso – e ci sono le condizioni per realizzarlo. Ho visto in queste ultime settimane e mesi risposte importanti sul piano degli investimenti, anche da parte di Telecom che ha chiesto di aprire una consultazione”. (Ansa)