LUCERNA (Svizzera) – Una giornalista entrata in una casa occupata per un reportage è stata condannata da un tribunale distrettuale di Lucerna per violazione di domicilio. Dovrà pagare una multa di 500 franchi e le spese processuali pari a quasi 1800 franchi. A suo carico anche l’onorario dell’avvocato del querelante: 3000 franchi. La sentenza non è definitiva.
La giornalista non doveva dare per scontato che il proprietario dell’edificio avrebbe tollerato in suo ingresso, indica il giudice nel suo verdetto pubblicato ieri sera. Sapeva che le discussioni tra gli occupanti e lo stesso proprietario erano fallite, continua.
Secondo il giudice, l’interesse pubblico a informare non giustifica il compimento di un’infrazione penale. Non era impossibile realizzare un reportage senza entrare in casa, conclude.
Nell’aprile 2016, il gruppo “Gundula” aveva occupato una villa rimasta vuota per due anni, di proprietà della società Bodum Invest. La giornalista 32enne, che voleva scrivere della vicenda, aveva trascorso diverse ore nella casa il 20 aprile. (ats)
Per il giudice di Lucerna non si può commettere un’infrazione in nome della cronaca