ROMA – Anticipate di quindici giorni, rispetto all’ipotesi iniziale, le elezioni per il rinnovo del Consiglio nazionale e dei Consigli regionali dell’Ordine dei giornalisti che si svolgeranno nel rispetto del Decreto Legislativo n. 67/2017.
Il presidente nazionale del Cnog, Nicola Marini, le ha infatti convocate per domenica 24 settembre 2017 in prima convocazione e, qualora sia stato raggiunto il quorum di validità dell’assemblea, ma i candidati non abbiano ottenuto la maggioranza dei voti, domenica 1° ottobre avrà luogo votazione di ballottaggio.
Nel caso in cui, in prima convocazione, non sia intervenuta almeno la metà degli iscritti nei rispettivi elenchi, aventi diritto al voto, le elezioni si svolgeranno domenica 1° ottobre 2017 in seconda convocazione, con eventuale ballottaggio domenica 8 ottobre 2017 qualora i candidati non abbiano ottenuto la maggioranza dei voti.
Le elezioni avrebbero dovuto svolgersi nel giugno 2016 e sono state prorogate per mettere a punto i decreti attuativi della legge di riforma dell’editoria, nell’ambito dei quali sono stati definiti i criteri per l’elezione del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti che potrà avere al massimo 60 consiglieri, dei quali 40 giornalisti professionisti e 20 pubblicisti, dei quali due (1 professionista e 1 pubblicista riservati alle minoranze linguistiche). Cancellata la penalizzante ipotesi del Collegio unico tra Abruzzo e Molise, che avrebbe privato i molisani della rappresentanza in Consiglio nazionale, si va al voto, comunque, con la consapevolezza che il massimo organismo elettivo della categoria dei giornalisti non rispecchierà la reale situazione numerica del territorio.
I professionisti eleggeranno 1 rappresentante per ogni regione, più 1 eletto dalle minoranze linguistiche in collegio unico nazionale, per un totale di 21 consiglieri, mentre gli altri 19 verranno distribuiti alle regioni con un numero di professionisti superiore a mille o frazione di mille, fermo restando il limite complessivo di 40 consiglieri professionisti e tenendo conto che nessun Ordine può ottenere più di un quinto dei rappresentanti, ovvero più di 8 consiglieri professionisti.
In base agli iscritti al 31 dicembre 2016, a beneficiare di ulteriori consiglieri professionisti sarebbero: Lombardia (8 che si riducono a 7 per via dello sbarramento) con 8317 iscritti, 7 per il Lazio 7879, e 1 ciascuno per Emilia Romagna 1707, Campania 1627, Piemonte 1285, Veneto 1167 e Toscana 1106. Fuori la Sicilia per 62 iscritti.
I pubblicisti, invece, eleggeranno 1 consigliere nazionale per ogni regione, ma verranno proclamati eletti i primi 19 escludendo quello che avrà ottenuto il minor numero di preferenze. Inoltre, i rappresentanti delle minoranze linguistiche non potranno appartenere alla stessa minoranza. (giornalistitalia.it)