Giornalisti e commercialisti al Governo e alla Regione: “Irresponsabile votare adesso”

Elezioni Odg: la Lombardia chiede il rinvio

Alessandro Galimberti, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia

MILANO – L’Ordine dei giornalisti della Lombardia rinvia a data da destinarsi l’assemblea annuale, fissata per sabato 31 ottobre, e chiede il rinvio delle elezioni di novembre.
«L’annullamento dell’assise degli iscritti – spiega il presidente Alessandro Galimberti – è stato determinato dall’entrata in vigore del Dpcm 18 ottobre 2020 (GU n.258 del 18-10-2020) che vieta tassativamente lo svolgimento di ogni attività convegnistica o congressuale in presenza».
La legge istitutiva dell’Ordine n. 69 del 3 febbraio 1963 non consente, infatti, lo svolgimento dell’assemblea – tenuta ad approvare il bilancio annuale dell’esercizio 2019 e il previsionale per il 2020 – in forme alternative rispetto a quella, appunto, in presenza. Non è, pertanto, praticabile la modalità del collegamento via web, che non è riconosciuta dalla normativa e non produrrebbe pertanto gli effetti di legge.
L’assemblea era stata originariamente fissata, come da prassi, per lo scorso mese di marzo, ma era stata rinviata una prima volta a causa dell’emergenza sanitaria e della legislazione emergenziale entrata in vigore l’8 marzo.
Insieme all’Assemblea annuale è rinviata a data da destinarsi anche la contestuale cerimonia di premiazione dei colleghi arrivati al 50° anno di iscrizione all’Ordine dei giornalisti.
Un appello al rinvio delle elezioni fissate per l’8, il 15/16 ed eventualmente il 22 e 23 novembre viene, inoltre, lanciato da Galimberti e dal presidente dell’Ordine dei commercialisti ed esperti contabili milanese, Marcella Caradonna, alle prese con lo stesso problema.
«Aprire le urne elettorali per migliaia di professionisti nel pieno della seconda ondata di pandemia – denunciano Galimberti e Caradonna – sarebbe un atto di irresponsabilità istituzionale; per questo chiediamo alle autorità statali – a cominciare dai ministeri vigilanti – e a quelle regionali di intervenire con urgenza per sospendere le elezioni degli Ordini di novembre».
Nei giorni scorsi i due Ordini hanno presentato un’istanza urgente alla Presidenza del Consiglio, al Ministero della Giustizia (vigilante) e a quello delle Salute, oltre alla Presidenza della Regione Lombardia e all’assessorato Welfare, per chiedere un intervento urgente di chiarificazione anche alla luce delle nuove restrizioni sanitarie contenute nel Dpcm e nelle ordinanze regionali.

Marcella Caradonna

«Mentre a Milano le preoccupazioni per la diffusione esponenziale del coronavirus sono ormai tornate ai livelli massimi della scorsa primavera, e con il sistema sanitario già in piena fase critica – sottolineano Galimberti e Caradonna – è impensabile chiamare alle urne migliaia di professionisti incuranti dei gravissimi rischi a cui verrebbero esposti, per non parlare dell’esposizione di scrutatori e del personale dedicato alla consultazione».
Le elezioni dei commercialisti sono fissate per il 5 e 6 novembre, mentre quelle dei giornalisti inizierebbero l’8 (periodi ancora coperti dai divieti del Dpcm del 18 ottobre scorso), e dovrebbero proseguire il 15/16 e, per l’eventuale ballottaggio, il 22 e 23 novembre.
«Il voto – osservano Galimberti e Caradonna – è un diritto inalienabile degli iscritti ai nostri Ordini (22.750 giornalisti e 9.500 commercialisti), ma aprire le urne in un momento drammatico come questo significherebbe, tra l’altro, negare di fatto il diritto a scegliere i propri rappresentanti. Anche se la motivazione principale per la richiesta di sospensione/rinvio resta la tutela della salute dei colleghi, tema non negoziabile per nessuna ragione». (giornalistitalia.it)

 

 

Un commento

  1. Perché non votare on line visto che tutti gli iscritti hanno la PEC ?

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