ROMA – La vittoria del Movimento Cinque Stelle, il boom della Lega Nord e la sconfitta del Pd; il successo dei “populisti” e degli “euroscettici” da una parte, l’assenza di una maggioranza chiara e una sostanziale ingovernabilità dall’altra. È la fotografia che tutti i principali quotidiani internazionali fanno del voto di ieri in Italia, che consegna il Paese a un futuro incerto.
“Italia: nessuna chiara maggioranza emerge secondo le prime proiezioni”, è il titolo scelto da Le Figaro. “Più di 46 milioni di elettori sono stati chiamati alle urne questa domenica. Se la coalizione di destra formata attorno a Forza Italia di Silvio Berlusconi e la Lega Nord di Matteo Salvini è in testa, è tutt’altro che certo che possa governare, mentre la soglia per ottenere la maggioranza dei seggi è almeno il 40%”.
Per Le Monde, “i partiti anti-europei fanno il pieno”. “L’instabilità politica non è una scoperta per l’Italia”, ricorda il quotidiano. “Ma l’entità degli sconvolgimenti tracciati dai primi risultati di queste elezioni non ha precedenti. Non emerge nessuna chiara maggioranza parlamentare” e “il Paese, più che mai diviso, si sta muovendo di nuovo verso una situazione di blocco politico”.
“Populismo contro populismo: il voto di protesta porta l’Italia all’ingovernabilità” è il titolo di El Mundo dedicato al voto italiano. Le parole “confusione” e “instabilità” sono, ancora una volta, quelle che meglio si adattano a descrivere il panorama che si apre in Italia, sottolinea il giornale, che in un articolo di analisi del voto ricorda anche “la tragedia dell’europeismo italiano”.
Il titolo di apertura di El Pais è invece dedicato alla vittoria di Cinquestelle e Lega. “Le forze radicali crescono in Italia in uno scenario senza una maggioranza chiara”, si legge. “Il Movimento Cinquestelle cresce in maniera spettacolare ma il centrodestra avanza senza ottenere il consenso necessario”. Il quotidiano non manca di sottolineare poi la sconfitta del Pd. “Il Partito Democratico affronta un difficile percorso politico”.
Per il britannico The Guardian, “gli elettori italiani abbandonano il centro e cavalcano un’onda populista”. Il Guardian ipotizza due scenari: “Il risultato più probabile delle elezioni nazionali sembra una vittoria della coalizione di centro-destra guidata da Silvio Berlusconi, l’ex primo ministro di 81 anni, o un parlamento appeso in cui i partiti populisti – il Movimento Cinque Stelle anti-establishment e la xenofoba Lega Nord – avrebbero una notevole influenza nella creazione del nuovo governo”.
Analoghi toni sono stati utilizzati dall’Independent. “Elezioni in Italia: grandi successi per i partiti populisti e di estrema destra, ma nessun chiaro vincitore”, è il titolo del quotidiano, secondo il quale l’assenza di una maggioranza di governo richiederà “settimane di colloqui per formare il nuovo esecutivo”.
“I populisti registrano progressi, ma i sondaggi suggeriscono che il paese si dirige verso un parlamento senza maggioranza”, è invece il titolo scelto dal Telegraph. “Vittoria per gli euroscettici, i partiti populisti scioccano l’establishment alle elezioni italiane”. Stessa lettura del Financial Times, che in apertura titola: “I partiti anti-establishment italiani hanno fatto grandi progressi”. Le proiezioni suggeriscono un Parlamento senza maggioranza con i Cinquestelle e la Lega Nord che guadagnano forza”.
“Trionfano la destra e i partiti euroscettici”, scrive il tedesco Suddeutsche Zeitung. “I partiti euroscettici e di destra sono i grandi vincitori delle elezioni parlamentari in Italia. Il partito di protesta M5S e la Lega xenofoba hanno registrato una crescita”, ricorda il quotidiano, “anche se con ogni probabilità nessun partito o alleanza arriva a una maggioranza capace di governare”.
“Le elezioni in Italia danno una grande spinta all’estrema destra e ai populisti”, titola il New York Times. Gli italiani hanno consegnato la maggioranza dei voti alle “forze di destra e populiste che hanno condotto una campagna alimentata dalla rabbia anti-immigrati”, è l’analisi del quotidiano americano. Per il Washington Post, invece, “il risultato frammentato delle elezioni italiane rivela il potere dei populisti”.
“I populisti italiani di tutte le inclinazioni hanno preso a martellate il vecchio ordine politico del loro paese nelle elezioni di domenica, schiacciando i partiti centristi tradizionali in favore di un caleidoscopio di alternative a sinistra e a destra e ribaltando il loro sistema precedente, secondo i risultati preliminari”, sottolinea il quotidiano.
La vittoria dei Cinquestelle e del suo leader Luigi Di Maio in apertura della Die Welt, che analizza il voto parlando di “Inquietante flirt italiano con l’anarchia”.
“Il risultato elettorale in Italia sembra confermare le paure. Il paese è diviso in tre blocchi, ma nessuno ha una maggioranza. L’unica via d’uscita è un’assurda alleanza destra-sinistra. Anche Berlusconi è infastidito”, scrive il quotidiano tedesco.
“Trionfano alle elezioni parlamentari in Italia la destra e i critici europei”, scrive invece la Die Ziet. “Il Movimento Cinquestelle e la Lega grandi vincitori delle elezioni italiane”, scrive invece Le Temps. “Nessuna maggioranza parlamentare emerge in Italia alla fine delle elezioni legislative, ma la coalizione di destra-estrema destra è in testa secondo i risultati parziali, mentre il Movimento 5 stelle sembra essere il primo partito del paese”, commenta il quotidiano svizzero. Per parte sua, in Svizzera, La Tribune di Ginevra punta su “l’enigma annunciato in Italia” e spiega che “la designazione di un presidente del Consiglio si annuncia complicata”.
Per la Neue Zurcher Zeitung è “la vittoria dei manifestanti”. “In Italia vincono le forze che guidano la politica come un carnevale di sentimenti viscerali e mobbing. La destra è avanti, seguita dai Cinque Stelle, la sinistra è punita”, si legge. E per Andres Wysling, “il capo dei Cinque Stelle, Luigi Di Maio, non esclude una coalizione”.
In Russia, la governativa Rossijskaya Gazeta titola: “In testa la coalizione guidata da Silvio Berlusconi”. Mentre Gazeta.ru si limita a dare il dato (parziale) del Senato: “centrodestra in testa”. (askanews)
Da Le Monde a The Guardian fino al Die Welt è “enigma, populismo, ingovernabilità”