IL CAIRO (Egitto) – Una corte provinciale nel governatorato di Qalyubia ha ordinato il rilascio del giornalista egiziano Mahmud al Saqqa e altri due imputati, coinvolti nel processo delle cosiddette “Proteste della terra”.
“La decisione della scarcerazione è definitiva e non può essere appellata”, ha detto il suo avvocato, Doaa Mustafa, ad “Agenzia Nova”. Lo scorso 29 settembre, la Procura di Bahna, nel governatorato di Qalyubia, ha presentato ricorso contro la sentenza di scarcerazione del giornalista egiziano Mahmud al Saqqa e altri due imputati dietro il pagamento di una cauzione.
La scarcerazione di al Saqqa era stata disposta in precedenza dal tribunale provinciale di Bahna dietro il pagamento di una cauzione di 562 dollari. Al Saqqa, che ha trascorso oltre 150 giorni di cella, di cui 31 in isolamento, era stato arrestato insieme al collega Amr Badr il primo maggio scorso in un blitz della polizia nella sede del Sindacato dei giornalisti nel centro del Cairo.
L’operazione era scattata in risposta alle cosiddette “Proteste della terra” esplose la scorsa primavera per contestare l’accordo sul trasferimento della sovranità dall’Egitto all’Arabia Saudita di due isole sul Mar Rosso, Tiran e Sanafir. Le contestazioni, non autorizzate dal governo, erano state duramente represse dalle forze di polizia. (Agenzia Nova)
Coinvolto con altri due imputati nel processo delle cosiddette “Proteste della terra”