ROMA – C’è anche il sito internet di Reporter Senza Frontiere, ora, tra gli oltre 100 portali di informazione oscurati in Egitto. Lo denuncia la stessa organizzazione internazionale, spiegando che la scure della censura si è abbattuta sul sito di Rsf dal 14 agosto.
Il sito “è stato bloccato attraverso tutti i provider – denuncia Reporter Senza Frontiere – compresi Vodafone, Orange, Etisalat e Tedata. Bloccando il nostro sito, – incalza Rsf – l’Egitto si dimostra un Paese non democratico al pari dell’Iran e della Cina”.
“Ci appelliamo alle autorità – prosegue Reporter Senza Frontiere – affinché ci forniscano un chiarimento e provvedano a sbloccare il nostro sito”.
“È la prima volta che il nostro sito viene oscurato in Egitto – sottolinea Alexandra El Khazen, responsabile di Rsf in Medio Oriente – . Siamo estremamente preoccupati per questa misura iniqua e attendiamo una risposta dalle autorità egiziane sul perché il sito di Rsf, al pari di altri 130 siti di notizie, sia inaccessibile”.
“Questo ampio blackout digitale in Egitto non è soltanto un grave attacco alla libertà di stampa, – prosegue la referente di Rsf – ma è anche indicativo della paura del regime egiziano che un pubblico informato possa costituire una minaccia alla sua stabilità”. (giornalistitalia.it)
“Non è solo un grave attacco alla libertà di stampa, ma denota la paura del regime”