IL CAIRO (Egitto) – La nuova legge sui media approvata dal parlamento egiziano spiana la strada al completo controllo del governo sui giornalisti e gli organi di stampa del paese arabo: lo afferma Karem Mahmoud, responsabile degli affari legislativi presso il Sindacato dei giornalisti.
“Con la nuova legge, il presidente della Repubblica (Abdel Fatah al Sisi) nominerà i vertici del Consiglio superiore per la regolamentazione dei media, dell’Autorità per il giornalismo e dell’Autorità per i media”, ha detto Mahmoud.
Il sindacato ha intavolato per settimane trattative con il ministero della Giustizia e il governo per arrivare a una legge che garantisse la libertà di stampa e l’indipendenza dei giornalisti. Eppure “questo testo contraddice completamente mesi di negoziati”, ha detto Mahmoud.
“Avevamo convenuto che il ruolo del capo dello Stato fosse limitato alla sola scelta dei presidenti dei tre nuovi organismi. La legge approvata oggi, tuttavia, ha portato a sei le singole nomine a disposizione del presidente, due per istituzione, a cui vanno aggiunti anche i rappresentanti del governo (fedeli al presidente)”, ha detto ancora l’esponente del sindacato.
Solo quattro deputati dei 596 totali hanno espresso voto contrario alla nuova legislazione. Il testo sancisce la nascita del Consiglio superiore per la regolamentazione dei media, che avrà il compito gestire tutte le forme di media, sia in forma cartacea che digitale, e di due nuovi organismi: l’Autorità per il giornalismo e l’Autorità per i media.
Per entrare in vigore la legge deve passare l’esame del Consiglio di Stato e la ratifica del presidente della Repubblica. Negli ultimi mesi i rapporti tra governo e sindacato dei giornalisti sono stati segnati da forti polemiche dopo l’arresto e le successive condanne dei vertici dell’organizzazione sindacale. (agi/nova)
Con la nuova legge controllo totale sui media. Protesta il Sindacato dei giornalisti