IL CAIRO (Egitto) – Gli articoli 33 e 37 del progetto di legge sul terrorismo in Egitto ha suscitato le proteste del Sindacato dei giornalisti, preoccupato per la libertà di stampa nel passe nordafricano. L’articolo 33, in particolare, prevede fino a due anni di carcere per chi divulga dati “volutamente falsi” (cioè difformi dai numeri diffusi dal governo) circa le vittime degli attentati, mentre l’articolo 37 prevede sanzioni per chi pubblica materiale audio-video di attività terroristiche.
“La legge sul terrorismo, che richiama al rispetto della costituzione, devia dalla costituzione che ha annullato il carcere per i giornalisti nei casi legati all’editoria”, ha detto il capo del Sindacato dei giornalisti, Yehia Qalash, annunciando proteste a oltranza da parte del sindacato.
Il ministro della Giustizia, Ibrahim al Heniedi, ha invitato il sindacato a presentare le sue proposte per quanto riguarda l’articolo 33, senza tuttavia fare alcun riferimento all’articolo 37. Il governo egiziano ha approvato le modifiche alle leggi sul terrorismo mercoledì scorso, in attesa della ratifica del presidente Abdel Fatah al Sisi. (Agenzia Nova)
Il Sindacato preoccupato per la libertà di stampa: a finire in carcere saranno i cronisti