IL CAIRO (Egitto) – Tre giornalisti dell’emittente al Jazeera, l’australiano Peter Greste, l’egiziano-canadese Mohamed Fahmi e il producer egiziano Baher Mohammed sono stati condannati in appello a 3 anni di carcere. La sentenza è stata emessa da un tribunale del Cairo.
I giornalisti furono arrestati nel dicembre del 2013 al Cairo. Il 23 giugno dello scorso anno la Corte d’assise condannò – per aver diffuso “false informazioni” a favore dei Fratelli Musulmani e del deposto presidente Mohamed Morsi – Peter Greste e Mohamed Fahmi a 7 anni di reclusione, mentre Mohamed Baher a 10 anni, perché trovato in possesso, secondo l’accusa, di un proiettile.
Il 1° gennaio 2015 la Corte di Cassazione ha annullato il processo e ha disposto che venisse rifatto. Il primo febbraio 2015 le autorità egiziane hanno rilasciato Greste e lo hanno espulso dal Paese. Gli altri due reporter furono poi scarcerati su cauzione, ma restano in regime di libertà vigilata. (Ats/Sp)
In aula, per la prima volta in un tribunale egiziano, c’era anche Amal Alamuddin Clooney, moglie dell’attore americano George Clooney e legale del giornalista Mohammed Fahmy.
Tre anni di reclusione a Mohamed, Fahmy e Greste difeso dalla moglie di Clooney