ROMA – «Oggi abbiamo un mondo della old editoria iper regolamentato e iper responsabilizzato e un mondo che invece, in nome della novità, queste responsabilità tende ad allontanarle, immaginando di risolverle direttamente o in un rapporto di forza di tipo economico e di business. Siamo convinti che estendere alla rete alcuni principi di garanzia, già introiettati dal sistema dei media, possa e debba contribuire ad aggiornare il complesso sistema di oneri previsti per l’informazione».
A dirlo Franco Siddi, presidente di Confindustria Radio Televisioni, intervenendo oggi al convegno “(Dis)Informazione. Sfide internazionali e resilienza interna” alla Farnesina.
«Occorre poi – dice Siddi – investire nell’alfabetizzazione digitale per responsabilizzare gli utenti online e per affermare l’Internet “buona” rispetto all’internet “cattiva”, che concorre oggi a creare pessima democrazia». Ma servono, aggiunge, «allo stesso tempo anche misure di sostegno per i fornitori di servizio pubblico di informazione, per gli editori e i giornalisti: due figure fondamentali per quella informazione professionale che continua ad avere un ruolo non da poco, ma che spesso deve fare i conti con quell’informazione veloce, rapida che arriva, anche giustamente, dalla rete e dai social».
L’auspicio, aggiunge Siddi, guarda ora all’Europa e alla Direttiva del Service Act, nella quale «speriamo che venga affermato il tema delle responsabilità» e «ci siano quelle garanzie in più per i cittadini che fanno parte della cultura europea e che talvolta il mondo della rete globale, che ha sedi oltre Europa con attidini e abtudini diverse, tende invece a volte a non considerare». (ansa)
Il presidente di Crtv: “Investire nel digitale e misure di sostegno ad editori e giornalisti”