ROMA – L’editoria, quotidiana e periodica, ha perso nel 2013 quasi 700 milioni di ricavi. Il fatturato dei quotidiani è sceso del 7%, quello dei periodici il 17,2%. È quanto emerge dalla Relazione Agcom. I ricavi dei quotidiani passano da 2,5 mld del 2012 a 2,3 mld del 2013. I periodici da 2,8 mld a 2,3 mld.
Il fatturato dei quotidiani è ormai lontano dai 3,1 miliardi del 2009: nel 2012 restano stabili i ricavi da vendita di copie (-0,48% a quota 1 miliardo 162 milioni), a pesare è il calo della pubblicità (-13,17% a quota 983 milioni). I ricavi da collaterali perdono il 16,53%, ora a quota 107 milioni.
Per quanto riguarda i periodici dal 2010 è andato in fumo oltre un miliardo di ricavi (da 3,4 miliardi a 2,3 miliardi).
L’anno scorso i ricavi da vendita di copie sono scesi del 13% (1,6 miliardi a 1,4 miliardi), la pubblicità del 24,1% (da 1 miliardo a 766 milioni), i collaterali del 21,3% (da 167 a 131 milioni)Anno nero, il 2013, per la pubblicità: il calo dei ricavi complessivi rispetto all’anno precedente è stato del 10,9%, da 8,3 miliardi a 7,4 miliardi.
Crollano periodici (-24,1%) e quotidiani (-13,2%), ma vanno male anche tv (-10,1%) e cinema (-7%). La radio perde il 6,4%. Scende per il primo anno anche Internet (-2,5%).
Per quanto riguarda l’incidenza sul mercato complessivo – secondo il quadro che emerge dalla Relazione annuale dell’Agcom al Parlamento – la tv è largamente in vetta con il 43,7% (i ricavi sono 3 miliardi 257 milioni).
Aumenta il peso di Internet, ora al 19,7% (1 miliardo 465 milioni), i quotidiani sono al 13,2% (983 milioni). Ancora giù i ricavi del settore televisivo. L’anno scorso sono calati del 4,4%, passando dagli 8 miliardi e 387 milioni del 2012 agli 8 miliardi e 21 milioni del 2013. È quanto emerge dalla Relazione annuale dell’Agcom.
Il trend negativo è iniziato nel 2011. In particolare la tv gratuita ha rastrellato 4 miliardi e 694 milioni, con un calo del 6% rispetto al 2012 dovuto in particolare al crollo della pubblicità. Meno accentuata la riduzione dei ricavi delle tv a pagamento, ora a quota 3 miliardi 325 milioni (-2%). (Ansa)
E’ quanto emerge dalla relazione annuale dell’Agcom. Male anche le tv