ROMA – Primo incontro dell’Unione Stampa Periodica Italiana con il nuovo sottosegretario con delega all’Informazione e all’Editoria, Giuseppe Moles, affiancato dal Capo Dipartimento, Ferruccio Sepe, a simboleggiare la continuità del lavoro del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria.
Il segretario generale dell’Uspi, Francesco Saverio Vetere, ha espresso la «massima disponibilità al lavoro congiunto con il Dipartimento Informazione Editoria e con il nuovo Governo», soffermandosi con particolare attenzione su quei punti su cui c’è ancora molto lavoro da fare, soprattutto per uscire da questa crisi economico-sanitaria.
In generale, però, Vetere è stato chiaro anche sulla necessità di una «ristrutturazione del sistema editoriale italiano, della necessità di ripensare tutto il comparto in un’ottica diversa, più innovativa, ma soprattutto più in linea con il 2021 e con le nuove necessità di cui il settore ha realmente bisogno per riprendersi da una crisi iniziata molto prima dell’arrivo della pandemia».
Vetere si è detto d’accordo con i sostegni in generale a tutto il settore, e con la proposta del sottosegretario Moles a rendere strutturali i crediti di imposta inseriti nel piano di aiuti al settore dell’ultimo anno, quindi con uno sguardo che vada oltre all’attuale crisi dovuta dalla pandemia.
Per Uspi, ha sottolineato Vetere, «è importante capire come il Covid-19 abbia realmente impattato sul sistema editoriale italiano, guardando al calo degli introiti pubblicitari e quindi di conseguenza a una contrazione delle entrate per gli editori, anche per gli online che in realtà hanno visto una crescita nella fruizione informativa sui propri siti, soprattutto i locali. Per fare questo occorre avviare uno studio, un’attenta analisi in tandem con il DIE che riporti i numeri reali e lo status del settore digitale e non solo».
Il neo-sottosegretario all’Informazione e all’editoria ha preso nota di tutti i punti esposti dalla delegazione Uspi, composta dal segretario generale Francesco Saverio Vetere, dal vice segretario Sara Cipriani, dal delegato della Giunta Esecutiva ai rapporti con le Istituzioni, Alessandro Astorino, e dal consigliere nazionale Irene Vitale, puntualizzando che «questo è solo il primo dei tanti incontri che si augura di poter avere con Uspi e con gli altri soggetti del settore, per poter portare avanti un “cammino insieme”, in continuità con il lavoro già fatto e con nuove linee guida che saranno stilate a conclusione degli incontri con tutta la categoria».
Passando al tema del lavoro giornalistico, il segretario generale Uspi ha evidenziato come «la situazione sia stata statica per troppo tempo, con un unico contratto di lavoro che ha ingessato il settore che, invece, continua ad essere in fermento, con conseguenze che si ripercuotono poi sulla situazione dell’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (Inpgi) che ancora versa in difficoltà economica, aspettando una decisione da parte del Ministero del Lavoro». Tema, questo dell’Inpgi, sul quale lo stesso Moles ha dichiarato massima disponibilità al ministro Orlando.
«È importante – ha detto ancora Vetere – continuare a ragionare in un’ottica plurale, per questo l’Uspi ha firmato con la Cisal un nuovo contratto di lavoro per sostenere il settore editoriale e giornalistico, soprattutto in tema di posti di lavoro».
Insomma, il sottosegretario Moles, secondo il quale «è importante portare avanti un discorso di sostegni che vada oltre il momento, che travalichi l’immediato, che ricostruisca il settore con un piano a medio-lungo termine», ha trovato in Uspi un valido e credibile interlocutore che sarà al suo fianco con contributi e proposte che possano apportare un significativo miglioramento ad un settore che da troppi anni è in difficoltà economica e occupazionale. (giornalistitalia.it)
Con il nuovo sottosegretario si è parlato di crisi, Inpgi, contratto Cisal e soprattutto lavoro