ROMA – Non ha voluto sbilanciarsi sulle linee programmatiche del governo, anche perché a breve le illustrerà al Parlamento, ma il sottosegretario per l’Editoria, Andrea Martella, in occasione del convegno organizzato dall’Unione Stampa Periodica Italiana al Senato dal titolo “Una nuova strategia per il rilancio del settore dell’editoria” – moderato da Carlo Parisi, segretario generale aggiunto della Fnsi – , ha comunque dato alcune indicazioni sulla sua futura azione.
«Sono consapevole che nei mesi scorsi sono state avanzate negli Stati Generali varie valutazioni e ipotesi di lavoro – ha affermato –, ma a me sembra giunto il momento delle scelte politiche per fornire un quadro funzionale e aggiornato del settore editoriale».
Martella ha prima di tutto sottolineato la necessità di garantire un sostegno pubblico al settore: «Mi impegno per la continuità e la stabilità del sostegno pubblico – ha sottolineato – attraverso la valorizzazione delle risorse statali del fondo per il pluralismo e la loro finalizzazione in un ventaglio di misure coordinate capace di sostenere le imprese, anche nel loro percorso di innovazione, e di incentivare la domanda di informazione di qualità».
Poi, nell’ambito di “un approccio sistemico” ai temi del settore, ha annunciato «misure per avviare un’inversione di tendenza dei trend negativi che da quasi un decennio caratterizzano l’editoria».
«Ritengo che sia essenziale – ha rimarcato – assicurare al settore i proventi dovuti come remunerazione per la produzione di contenuti digitali e per questo sono convinto della necessità di combattere con ogni strumento l’odioso fenomeno della pirateria, così come l’uso illegale dei contenuti».
Il tema della difesa del copyright e del recepimento della direttiva Ue saranno al centro del dibattito nei prossimi mesi e le contromosse di Google in Francia hanno già provocato una valanga di polemiche. Martella ha assicurato che garantirà il massimo confronto con gli stakeholders e che presto organizzerà una serie di incontri.
«Ritenere, come è stato fatto nel recente passato, che da solo il mercato possa regolamentare il mondo dell’informazione è stato un vero errore storico – ha affermato il presidente dell’Uspi, Francesco Saverio Vetere –. Riteniamo che sia lo Stato a dover da un lato regolamentare il comparto e dall’altro sostenere il settore».
A intervenire anche il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna. «L’avvento delle nuove tecnologie e dei social media – ha detto – porta la necessità di una profonda rivisitazione dell’assetto dell’Ordine dei Giornalisti e invitiamo il governo e il Parlamento a prendere in considerazione le proposte elaborate dal Consiglio Nazionale che punta ad un giornalismo di qualità e centrato sulla deontologia».
Apprezzamento per le parole di Martella anche dal presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti, che ha ribadito l’impegno degli editori «a contrastare tutti i fenomeni di pirateria, con l’auspicio che siano tempestivamente adottati i dovuti interventi per assicurare agli editori titolari dei diritti la giusta remunerazione per l’utilizzo dei loro prodotti». (ansa)