Con la legge sul sostegno del sistema radiotelevisivo, la stampa e l’equo compenso

Editoria: incentivi per nuove assunzioni in Veneto

Consiglio Regionale del Veneto

Massimo Zennaro

Massimo Zennaro

VENEZIA – Ha finalmente tagliato il traguardo la legge a sostegno del sistema radiotelevisivo veneto, dell’editoria locale e per l’applicazione dell’equo compenso messa a punto dal Consiglio regionale del Veneto su proposta del Sindacato giornalisti del Veneto e dell’Ordine professionale.
Presentata negli Stati generali dell’informazione veneta nell’ottobre 2013 a palazzo Labia ed elaborata dopo un serrato confronto con politici, editori, giornalisti e direttori di testata, la legge approvata dal Consiglio regionale del Veneto impegna le istituzioni a tutelare l’informazione in quanto presidio indispensabile per la democrazia e la partecipazione.
“Uno strumento utile e importante, fortemente voluto e sostenuto dal sindacato veneto – commenta Massimo Zennaro, segretario del Sindacato Veneto dei giornalisti – per guardare oltre la crisi del settore, sostenere l’occupazione e promuovere nelle aziende editoriali innovazione, pluralismo, professionalità e superamento del precariato”.
L’iniziativa legislativa si rivolge a tutto il sistema dell’informazione, dalle agenzie alla carta stampata, dall’emittenza al web, dagli uffici stampa alla comunicazione istituzionale, prevedendo misure di sostegno e di innovazione per tutti i diversi settori del giornalismo.
Il provvedimento stanzia complessivamente 600 mila euro per il 2015 e un milione di euro per il 2016 per sostenere con contributi e agevolazioni le imprese che fanno giornalismo di qualità, creano iniziative editoriali innovative, ampliano il palinsesto con autoproduzioni, assumono in pianta stabile o stabilizzano giornalisti a contratto e rispettano la legge sull’equo compenso nei confronti dei collaboratori.
L’erogazione dei contributi regionali è riservata, secondo criteri e punteggi che dovranno essere definiti dalla Giunta regionale, alle redazioni giornalistiche che si avvalgono di giornalisti professionisti dipendenti assunti con contratto giornalistico a tempo pieno, producono programmi di informazione locale autoprodotta, rispettano adeguati parametri di copertura geografica del territorio e di popolazione servita.
Alle provvidenze regionali non avranno diritto le emittenti che privilegiano televendite e programmi meramente commerciali, oltreché le emittenti incorse in violazione dei codici di comportamento e sanzionate da Agcom. Ai contributi per investimenti strutturali o di spesa corrente si affiancano incentivi per l’occupazione nel settore del sistema radiotelevisivo e dell’editoria.
“Gli incentivi per nuove assunzioni o stabilizzazioni rappresentano il vero «cuore» della legge – sottolinea Zennaro – gli editori veneti potranno godere di incentivi regionali sino a 40 mila euro per ogni nuova assunzione”.
Le imprese che assumono giornalisti potranno beneficiare di contributi regionali: a) sino al 70 per cento della retribuzione annua lorda imponibile a fini previdenziali, per ogni stabilizzazione o reinserimento con contratto di lavoro a tempo indeterminato di personale iscritto all’albo dei giornalisti; b) sino al 50 per cento della retribuzione annua lorda imponibile per ogni nuova assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato di personale giornalista; c) sino al 30 per cento per cento della retribuzione annua lorda imponibile per ogni nuova assunzione a tempo determinato di giornalista.
A beneficiarne sarà l’intero sistema dell’informazione locale che, in Veneto, conta quattro affermati gruppi editoriali di quotidiani, una ventina di emittenti televisive, altrettante radio, una decina di testate diocesane radicate nel territorio e una galassia di testate web, uffici stampa e di agenzie di informazione istituzionale. Infine, contributi regionali sono previsti anche per gli enti locali che decidano di far svolgere in forma associata le funzioni di ufficio stampa.

 

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