PALERMO – Con decreto del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, gli “Interventi in favore dell’editoria, delle emittenti radiotelevisive e delle agenzie di stampa”, previsti nella legge finanziaria, sono stati vincolati «al mantenimento dei livelli occupazionali del personale giornalistico per almeno 12 mesi dalla liquidazione del finanziamento, pena la revoca delle agevolazioni ricevute».
Una notizia accolta con soddisfazione da Stampa Libera e Indipendente Sicilia che, il 4 novembre scorso, aveva chiesto al governo regionale – come ha fatto anche il deputato regionale Claudio Fava – di correggere “tempestivamente” il tiro rispetto alla delibera approvata in Giunta, introducendo «meccanismi di concessione degli aiuti che siano ancorati alla salvaguardia dei posti di lavoro».
«Quello che arriva dalla Regione – affermano gli esponenti siciliani di Stampa Libera e Indipendente – è un segnale importante per i giornalisti, perché la tutela dell’occupazione è una priorità, anche se l’orizzonte temporale – 12 mesi – è abbastanza limitato».
Nel decreto il presidente della Regione stabilisce, tra i requisiti di ammissibilità alle agevolazioni, «la sede legale in Sicilia» e «limitatamente alle agenzie di stampa anche solo la sede operativa in Sicilia». Il che esclude parecchie testate giornalistiche – soprattutto nel settore online – con una presenza capillare di redazioni e cronisti sul territorio che servono in modo esclusivo l’informazione in Sicilia.
«Speriamo – conclude Sli – che ci possano essere ancora dei margini per includere chi viene ingiustamente tagliato fuori». (giornalistitalia.it)
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