ROMA – «L’intervento pubblico a sostegno dell’editoria non solo è giustificato ma è imposto al legislatore per la tutela del pluralismo. Occorre una nuova cornice legislativa a tutela del pluralismo, che impedisca la formazione di posizioni dominanti. Serve una nuova legge che riconosca le nuove esigenze di sostegno a tutti gli attori della filiera editoriale». Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria, Andrea Martella, nel corso dell’audizione alla commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama sulle linee programmatiche del dipartimento.
«L’attuale quadro rende possibile una riforma complessiva del settore. Una nuova legge di sistema per l’editoria, che potremmo definire “Editoria 5.0”. Occorre ridefinire e stabilizzare il sistema della contribuzione diretta. Ridisegnare in tempi ragionevoli il sistema di sostegno. Dare stabilità e certezza alla contribuzione diretta, una forma di sostegno presente in tutti i paesi europei e in linea coi recenti pronunciamenti della Corte costituzionale».
Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria, Andrea Martella, nel corso dell’audizione alla commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama sulle linee programmatiche del dipartimento.
«Le intimidazioni ai giornalisti – ha aggiunto il sottosegretario davanti alla Commissione – sono in aumento. Si tratta di professionisti colpiti solo per avere fatto il proprio mestiere. Sono numeri allarmanti e in costante crescita». (agi)
Martella: “Serve una nuova legge di sistema”. E “allarmano le crescenti intimidazioni”