ROMA – Molto più di un vademecum, una guida dettagliata che unisce il nord al sud dell’Italia all’insegna del turismo e della ristorazione green. Arriva “Viaggia Vegan”, la prima “Michelin” per quanti – sempre più numerosi – hanno scelto una vita cruelty free, etica, rispettosa della vita degli animali e che ha anche nella tavola uno dei suoi passaggi clou.
Nata da un progetto della onlus Food Vibration (Del Gallo Editore, in vendita in libreria, nei punti bio e nelle attività turistiche) “Viaggia Vegan” vuole essere un punto di riferimento per turisti vegani, spesso in difficoltà nel trovare strutture adeguate e ristoranti in grado di fornire un pasto che non sia a base di insalata e verdure grigliate.
“Abbiamo voluto soddisfare l’esigenza di chi vuole conoscere dei luoghi e delle occasioni di gustare dei piatti che rispondono ad una enogastronomia più buona, più etica e più gustosa – spiega Vittorio Curtarello, presidente di Food Vibration Onlus – abbiamo pensato che sia possibile idealizzare questa arte culinaria definendo quale è una gastronomia ‘superiore’; declinando questo concetto abbiamo definito quali principi dovrebbero ispirare la preparazione di piatti che risultino più buoni, etici e gustosi; concetti che diventano parametri fondamentali ai quali tendere, nella preparazione dei cibi e delle pietanze che aspirino ad essere migliori: Local, Organic, Veg ed Eco”.
Sulla guida anche il “marchio” di Simone Salvini, chef stellato che da anni, prima al Joia di Milano con il guru del vegetariano Pietro Leemann e ora nel suo locale romano Ops, propone piatti di alta cucina con soli ingredienti vegetali.
“Chi la consulta o la legge può trovare tante informazioni utili alla gente strana come noi – dice Salvini, protagonista del gustoso ‘show cooking’ durante la presentazione della guida con la realizzazione di un cubo di maionese veg alle nocciole cotta al vapore –, piena di richieste antiche come le montagne e vivere in pace con noi stessi e con ciò che ci sta attorno. Noi vegetariani siamo anche curiosi e rivolti a scoprire non solo le bellezze gustative ma anche quelle espresse dalla Madre Terra”.
130 le attività selezionate e recensite dalla guida: al sud ancora le strutture latitano, ma l’aria sta cambiando un po’ ovunque. E c’è anche chi in Sardegna propone un bed and breakfast senza colazione, ma con la spesa giornaliera per gli ospiti rigorosamente senza derivati animali. E se anche adesso quella veg sembra una moda – nelle grandi città crescono ogni giorno i locali che offrono pasti vegetali – ancora la strada da fare è tanta. La nuova guida offrirà servizi anche per i viaggi con un tour operator dedicato: pacchetti in strutture già selezionate e che offrono vacanze coerenti con la scelta vegan.
Già sperimentati week end in oasi della natura con corso di cucina annesso. È solo un primo passo, perché l’obiettivo è quello di aggiornare ogni anno questa Michelin verde. (Ansa)
Viaggia Vegan di Del Gallo è la prima “Michelin” per chi non mangia animali e derivati